Il più audace fra i suoi romanzi, dove comicità e angoscia si mescolano in un'elegante, grottesco, ragionare delle cose umane, ché, in fin dei conti, non siamo che "il rudimento d'una famiglia".. Puoi seguirmi su Instagramhttps://www.instagram.com/andremenion/Sul mio sito ufficialehttps://andrealuigirusso.wixsite.com/lessnesso sulla pagina Facebookhttps://it-it.facebook.com/andremenion/***TRASCRIZIONE EPISODIO***un poco taccio poi a me ripeto ma insomma sono io morto e se sì giacché altrimenti non posso spiegare il mutamento del luogo che significa topograficamente esser morto mi rammento di antiche dottrine e di voci pazienti che mi diseducavano dall'amor di me stesso gusto un frettoloso l'odio di me stesso e infine mi dico certamente questo è l'infernomentre la voce distratta si trascina io chiudo gli occhiho di nuovo di fronte il me stesso di paglia mi guarda i suoi occhi non esprimono tristezza né supplica non è più solo gli è accanto la figura stranamente benevola vestita alla maniera dei vecchi medici nella destra tiene una sorta di forbice dalle lame lunghe e affilatesorride e mi fa un inchino e avanza un poco con la mano sinistra e la sinistra stringe e cautamente una bambola nuda è una bambola piccola e non della di stoffa ne pare ma dura capisco e compatta è una femmina e sebbene stia immobile indovino che questa bambola una sua capacità di muoversi forse grazie a interiori meccanismi molle e ingranaggil'ha scruto nel volto un volto più cauto che anonimo le labbra appena scostate mi propongono un seghettato sorriso di minutissimi denti un orrore profondo mi sconvolge vedo chiaramente che il me stesso di paglia l'uomo in guisa di medico le forbici e la bambola alludono a qualche gesto in cui l'orrore si mescolerà irreparabilmente alla dolcezzacerco di capire se il centro dell'orrore sia la bambola il medico il me stesso urlo apro gli occhihai visto la bambola - dice la terza voce - è un sogno giustoè orribile appunto questo sogno è un messaggio dei demoni cui non ci sono sogni quanto a demoni, chiunque può esserlo anche tutaccio non è in effetti impossibile che io sia ora demone che il mio travestimento umano si sia diradato quanto basta per lasciar trasparire la mia qualità demoniaca forse è vero che sono mortocerto se mi penso come demone capisco o credo di capire la ferocia della mia condizione di vivo quella che ho chiamato mi pare la strettura del corpo quell'essere troppo minuto per l'anima seviziante che voleva essere partorita ma allora che è mai quel cerretano da burla e strazio e perché mi sono duplicato in un me stesso di paglia e tuttavia senziente e che cosa è la bambolaper adesso è una bambola - riprende la voce monotona e sorda - poi la si conosce meglio o peggionon sono stupito dalla lettura del mio pensiero ma urtato come da una indelicatezza confesso che non riesco più a capire esattamente quali siano i miei limiti può essere che quella voce o voci che mi rispondono altro non siano che luoghi del me stesso così come un tempo avvertivo il mormorio delle orecchie o l'urlo del diaframma terrorizzato dunque non è impossibile che io legga il mio pensiero ed io mi risponda e se io posso essermi demone forse posso essere inferno se io sono l'inferno tutti un giorno o una notte passeranno dentro di metutto ciò non ha senso o piuttosto ha il senso del non senso ma ora devo decidere se continuare o meno ciò che chiamo il sogno se non consento ai gesti del cerretano tutto si fermerà e sia questo o meno l'inferno non accadrà più nulla rifiutandomi al me stesso sotto forma di sogno io sarò di impedimento al decorso di questo luogo non già al suo procedere temporale che sospetto ormai essere impossibile ma al suo svolgersi in forma di itinerarioora le trattative sono con la stanchezza del labirinto o con il labirinto come itinerariose voglio sperimentare il labirinto devo subire accogliere dare il benvenuto al sogno quale si sia la sofferenza che il cerretano infliggerà al fantoccio in cui mi riconoscoma quel che soprattutto interessa e conoscere la bambolaper ripartire debbo retrocedere giacché non c'è dubbio che il cerretano è in qualche modo oltre lungo il percorso del labirinto dunque chiuderò gli occhi il cerretano mi fa un cenno del capo stava dunque aspettando che gli consentissi di riprendere la sua operasorride è benevolo si volge verso il fantoccio e non senza grazia con le forbici gli apre il petto vedo che il fantoccio non è colmo di paglia ma di una materia untuosa grassa e cedevole il cerretano la scosta con le mani sottili e introduce la bambola poi la ricopre di quella materia infine riaccosta la pelle e salda con una sorta di resina non vedo dove tragga codesta resina forse la secerne dalle ditaguardo in volto il fantoccio non rivela dolore ma un orrore afonoso che l'operazione non ...