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Penisolabella viaggi nell'Italia sconosciuta

Penisolabella viaggi nell'Italia sconosciuta

By: Giuseppe Cocco
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PENISOLABELLA l'Italia raccontata da Giuseppe Cocco Borzone de Signorio Sabelli, divulgatore geografico, storia e storie dei viaggiAutori del Grand Tour, per conoscere l'Italia minore con la M maiuscola, più grande giardino emozionale diffuso.Copyright Giuseppe Cocco Art Cooking Food & Wine Social Sciences Travel Writing & Commentary
Episodes
  • Il "teorema" Melfi e la ricchezza del Metaponto da «L’altro Sud» di Salvo Guglielmino
    Jul 12 2025
    Il contesto sociale ed economico è profondamente cambiato in Basilicata con l'arrivo della Fiat a Melfi nei primi anni ‘90.
    Fu una vera rivoluzione per questa regione.
    Due milioni di metri quadrati è la grandezza dello stabilimento aperto nel settembre del 1993 dalla Fiat, cui vanno aggiunti altri 700 mila delle principali aziende fornitrici sorte a stretto contatto con la casa madre per permettere il flusso delle forniture in tempo reale.
    Un insediamento industriale, a 50 km da Potenza, che visto dall'alto sembra un enorme bastimento color pastello dalle fiancate luminose, piombato da chissà quale pianeta in mezzo ai campi di grano e agli ulivi secolari.

    Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «L’altro Sud» https://penisolabella.blogspot.com/2025/06/viaggio-ne-laltro-sud-di-salvo.html

    Il racconto di un viaggio metaforico e personale alla ricerca delle "eccellenze“, per riscoprire città e luoghi così diversi l'uno dall'altro, ma tutti accomunati da una grande voglia di riscatto e di speranza. Per dar voce ad un "altro Sud", che non si arrende e scommette sul proprio futuro.
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    18 mins
  • La Lucania che lotta e vince da «L’altro Sud» di Salvo Guglielmino
    Jul 12 2025
    «Ma voi siete di Milano?». «No, siamo di Potenza».
    Quante volte in questi anni hanno rivolto questa domanda a Michele Tedesca e ai suoi due giovani soci in affari, e quante volte hanno dovuto ripetere sempre la stessa cosa, come se fosse impossibile che in una piccola regione del Sud potesse maturare una delle idee più innovative di applicazione della realtà aumentata: provare una gamma infinita di occhiali indossandoli solo in maniera virtuale.
    Michele Tedesca ha solo 31 anni. Si è laureato in informatica nell'Università degli Studi della Basilicata alcuni anni fa.
    Era destinato probabilmente a emigrare anche lui, a cercare una carriera di ricercatore in qualche importante azienda digitale del Nord Italia.
    Ma insieme ad altri due soci questo giovane, che non nasconde quando mi parla, la sua leggera inflessione lucana, è diventato l'ideatore di Spaarkly, una startup innovativa nata con l'assistenza della Camera di Commercio della Basilicata.
    Non è un caso se il Mezzogiorno è diventato in questi anni un'area di riferimento per tante piccole aziende.
    La presenza e il valore delle startup nelle regioni meridionali rappresenta oggi il 28% delle imprese costituite da giovani imprenditori nel territorio nazionale.
    Un dato positivo, più alto di molte aree forti del Nord, che fa riflettere sulle potenzialità e le capacità di innovazione, di creatività e di successo di tante esperienze nate in questi anni nel Sud, frutto anche della sinergia e della funzione di stimolo di tante università meridionali, come dimostra proprio il caso della Spaarkly.

    Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «L’altro Sud» https://penisolabella.blogspot.com/2025/06/viaggio-ne-laltro-sud-di-salvo.html

    Il racconto di un viaggio metaforico e personale alla ricerca delle "eccellenze“, per riscoprire città e luoghi così diversi l'uno dall'altro, ma tutti accomunati da una grande voglia di riscatto e di speranza. Per dar voce ad un "altro Sud", che non si arrende e scommette sul proprio futuro.
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    11 mins
  • Passato per il museo etnografico del Po da «Un Viaggio in Italia» di Guido Ceronetti
    Jul 11 2025
    Passato per il Museo Etnografico del Po, che un gruppo di ragazzi ha ordinato, raccogliendo pezzi qua e là, all'interno della rocca Pallavicini di Monticelli d’Ongina, nel raggio della centrale di Caorso.
    Dei nomi dialettali gli oggetti e cose perduti: andarén (girello per bambini), guindul (per dipanare la lana); un girarrosto a orologeria, una grattugia a manovella per formaggio, un seccapolenta, una grande fotografia dell'Oca, la prima barca a motore con ruote a pale in uso sul Po, un pezzo di quercia fossile emerso dal Po (un milione di anni), un mattone romano, un remo di barbota.

    Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «Un Viaggio in Italia» https://penisolabella.blogspot.com/2024/06/un-viaggio-in-italia-del-1981-1983-di.html

    A volte a piedi, a volte in treno, a volte in corriera, sempre con gli scrittori amati nella valigia: così Guido Ceronetti viaggiò in Italia in un periodo di circa due anni, fra il 1981 e il 1983, ispirato dall’editore Giulio Einaudi che aveva intuito sposarsi molto bene la sua indignazione satirica con il resoconto di viaggio.Ceronetti attraversa grandi città e piccole località di provincia, visita piazze, monumenti, musei, ma anche carceri, cimiteri, distretti di polizia, manicomi.Annota i manifesti affissi sui muri, le insegne dei negozi, e denuncia le volgarità che lo feriscono.Ma il libro non è solo un reportage splendidamente fazioso.E’ anche un taccuino affollato di pensieri, di citazioni, di idiosincrasie.
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    17 mins

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