• Il sogno del pastore. Un racconto di Grazia Deledda
    Mar 11 2023

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    Messa in voce di Gaetano Marino

    È la notte di Natale, ma sembra una notte d'autunno, fresca e diafana. La luna illumina la pianura solitaria. Un corso d'acqua, qua largo, là stretto, serpeggia fra le stoppie nere, e sparisce luccicando all'orizzonte, ove pare che vada a gettarsi silenzioso in un mare di vapori azzurri, in un vuoto lontano.

    Sono le prime ore della notte. Il pastore guarda le greggie pascolanti.

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    17 mins
  • Discesa dalle nuvole. Un racconto di Grazia Deledda
    Mar 5 2023

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    Messa in voce di Gaetano Marino

    Confesso francamente che io non avevo mai messo a cuocere un cappone. Gli altri anni... Ma lasciamo stare gli altri anni, sogno svanito. La realtà presente è che io oggi, giorno di Natale, ho messo per la prima volta in vita mia a cuocere un cappone. La donna era andata alla messa, sebbene sia miscredente, e non tornava né viva né morta: e si capisce che oggi doveva andare alla messa, perché il mercato si chiude alle nove, e lei di solito torna verso le dieci: Dio è sempre buono a qualche cosa.

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    12 mins
  • Nel regno della pietra. Un racconto di Grazia Deledda
    Feb 27 2023

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    Messa in voce di Gaetano Marino

    In una falda di Monte Bacchitta, sotto una corona di mostruose rocce granitiche che lo difendevano dai venti freddi del nord, c'era l'ovile di Sidru Addas, un pastore porcaro. Quest'ovile era composto della solita mandria di siepi, e della solita capanna a cono, di pietre e di rami. Un grande cane bianco, con una enorme testa, con gli occhi rossi, incatenato su una roccia, sotto un piccolo riparo di frasche, vigilava sopra l'ovile.

    Il paesaggio era sublime: era il regno della pietra, intersecato qua e là da radi boschi d'elci e da chine che in primavera si coprivano d'asfodelo. Metà della Sardegna, fino ai golfi, ceruli nelle serene mattine d'autunno, fino ai vaporosi orizzonti chiusi da muraglie di montagne che l'aurora o il tramonto insanguinavano, si stendeva sotto il Monte. Quando il vento taceva, un silenzio indescrivibile era lassù, sotto quelle mostruose rocce allineate, grigie, enigmatiche.

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    31 mins
  • Un grido nella notte. Un racconto di Grazia Deledda
    Feb 27 2023

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    Messa in voce di Gaetano Marino

    Tre vecchioni a cui l'età e forse anche la consuetudine di star sempre assieme han dato una somiglianza di fratelli, stanno seduti tutto il santo giorno e quando è bel tempo anche gran parte della sera, su una panchina di pietra addossata al muro d'una casetta di Nuoro.

    Tutti e tre col bastone fra le gambe, di tanto in tanto fanno un piccolo buco per seppellirvi una formica o un insetto o per sputarvi dentro, o guardano il sole per indovinare l'ora. E ridono e chiacchierano coi ragazzetti della strada, non meno sereni e innocenti di loro.

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  • Le tredici uova. Un racconto di Grazia Deledda
    Feb 27 2023

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    Messa in voce di Gaetano Marino

    Nel popolo, che ha la sua nobiltà e la sua plebe, vi sono, come nelle classi elevate, famiglie decadute che cercano di risollevarsi facendo fare buoni matrimoni ai loro figliuoli, e giovani di bassa stirpe che credono di nobilitarsi imparentandosi con tali famiglie, e fanciulle che si sacrificano e parenti interessati che non mancano mai di pescare qualche cosa nel torbido.

    La famiglia Palas, un tempo assai benestante e rispettata, dopo lunghi anni di decadenza sperava appunto di rinnovare le proprie sorti combinando un buon matrimonio per la figlia Maddalena.

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    27 mins
  • Poveri. Un racconto di Grazia Deledda
    Feb 27 2023

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    Messa in voce di Gaetano Marino

    Vivevano in una grotta, come la Sacra Famiglia, padre madre bambino.

    Solo che il padre era così infermo da non potersi muovere e il bambino idiota camminava carponi, brucava l'erba, mangiava la terra; e la madre provvedeva ai bisogni di tutti cogliendo erbe che parte servivano per cibo, parte per impiastri o beveraggi al marito. Tutto questo avveniva nell'anno che corre, sull'orlo dello strascico verde di Roma ricamato dalle greche di granito dei marciapiedi che disegnano le nuove grandi strade cittadine.

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    21 mins
  • Il sicario. Un racconto di Grazia Deledda
    Feb 27 2023

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    Messa in voce di Gaetano Marino

    Nessuno, fra quelli che sapevano del suo terribile mestiere, e più o meno si erano serviti o contavano di servirsi di lui, lo chiamava con questo nome; anzi tutti lo consideravano, almeno superficialmente, come un giustiziere; perché in realtà egli non si prestava alle richieste esecuzioni se non in casi eccezionali, quando cioè si trattava di una giusta vendetta o di levar di mezzo un individuo nocivo alla pace di un uomo o di una famiglia.

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    20 mins
  • Il cinghialetto. Un racconto di Grazia Deledda
    Feb 27 2023

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    Messa in voce di Gaetano Marino

    Appena aperti gli occhi alla luce del giorno, il cinghialetto vide i tre più bei colori del mondo: il verde, il bianco, il rosso, sullo sfondo azzurro del cielo, del mare e dei monti lontani. In mezzo al verde delle querce le cime dei monti vicini apparivano candide come nuvole alla luna, ma già intorno al nido del cinghialetto rosseggiava il musco fiorito, e i macigni, le chine, gli anfratti rocciosi ne eran coperti come se tutti i pastori e i banditi passati lassù avessero lasciato stesi i loro giubboni di scarlatto e anche qualche traccia del loro sangue. Come non essere arditi e prepotenti in un simile luogo?

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