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Sentieri Sottili

Sentieri Sottili

By: Manuel Ferretti
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Sentieri Sottili è un podcast esperienziale e filosofico sul misticismo. Aperto a tutte le correnti spirituali, senza dogmi, invita a un viaggio interiore dove la parola guida e il silenzio parla. Un cammino per chi sente che c’è qualcosa oltre ciò che si vede.Manuel Ferretti Spirituality
Episodes
  • Cosa resta quando ce ne andiamo?
    Sep 25 2025

    L’episodio esplora la domanda esistenziale su cosa rimane di noi dopo la morte, attraverso l’analisi del brano "Monument" dei Röyksopp. Il testo si interroga su come costruire un "monumento invisibile" attraverso l’amore, le azioni e le relazioni. Vengono confrontate visioni spirituali come il buddhismo, il sufismo e la mistica cristiana, sottolineando che l’eredità reale è ciò che abbiamo dato agli altri. Si ragiona sul desiderio di aver lasciato qualcosa, sulla differenza del lasciare di sé con attenzione rivolta verso l'esterno o verso l'interno. L’episodio conclude con un invito a vivere con consapevolezza, trasformando emozioni in energia viva.

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    13 mins
  • Vita ≠ Inizio : Morte ≠ Fine
    Jul 5 2025

    In questo episodio di Sentieri Sottili ci fermiamo su una delle soglie più universali e intime che ogni essere umano prima o poi attraversa: quella tra la vita e la morte. Lo facciamo con uno sguardo aperto, non per trovare risposte definitive, ma per abitare le domande con più consapevolezza.

    Spesso parliamo di vita come un inizio e di morte come una fine. Ma se fossero solo due forme diverse dello stesso processo? Se la nascita e la morte fossero semplicemente trasformazioni di una stessa energia, che si rinnova in ogni respiro, in ogni ciclo della natura, in ogni attimo vissuto e lasciato andare?

    Attraverso immagini poetiche, riflessioni spirituali e simboli naturali, questo episodio ci invita a superare la visione dualistica che separa l’esistenza in bianco e nero, principio e termine, vincita e perdita. Ogni cosa che sembra finire, in realtà si trasforma. E tutto ciò che nasce proviene da qualcosa che è cambiato forma.

    Esploriamo come la natura ci parli costantemente di questa continuità: le foglie che cadono non muoiono davvero, ma diventano humus; le stelle che esplodono generano nuovi mondi. Nulla si crea da zero, nulla scompare del tutto. In questa rete di interdipendenza, parlare di un vero inizio o di una vera fine diventa impossibile.

    Tocchiamo anche un altro punto delicato: il tabù della morte. Nella nostra cultura, la morte è spesso evitata, nascosta, trattata come qualcosa di brutto e scomodo. Ma questo rifiuto nasce soprattutto dal dolore della perdita, dalla ferita dell’attaccamento. Una ferita profonda che confonde spesso il vero amore con la dipendenza emotiva. In questo episodio ci chiediamo: soffrire per una perdita vuol dire sempre che amavamo? O a volte significa solo che avevamo bisogno di quella persona per sentirci completi?

    Amare davvero, ci ricorda la voce narrante, è libertà. È lasciare andare senza spezzarsi. È gratitudine, non possesso.

    Nel cuore dell’episodio apriamo una finestra su un altro mistero: il sonno come “piccola morte”. In molte tradizioni spirituali, addormentarsi è visto come un lento distacco dagli strati dell’identità – corpo, mente, pensieri – proprio come accade durante il passaggio della morte. Il sogno, allora, non è solo un prodotto della fantasia, ma un portale. Uno spazio simbolico, magico, dove tutto può accadere. Una “stanza dello spirito e del tempo” in cui possiamo guarire, ricevere intuizioni, incontrare l’invisibile. E per alcuni, il sogno lucido diventa un vero e proprio campo di esplorazione spirituale.

    Il messaggio che attraversa tutto l’episodio è chiaro e silenzioso insieme: la morte non è nemica della vita. È parte della vita. È ciò che le dà forma, valore, significato. Solo imparando a convivere con l’impermanenza, possiamo davvero vivere.

    Sentieri Sottili ci accompagna quindi in un viaggio delicato, profondo, ma accessibile, che tocca la filosofia, la spiritualità, il simbolismo e l’esperienza umana in tutta la sua fragilità. Un episodio da ascoltare con lentezza, magari più volte, lasciando che le parole sedimentino e che le verità interiori emergano… col loro tempo.

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    21 mins
  • Il destino: caos, scelta, presenza.
    Jun 23 2025

    In questo episodio di Sentieri Sottili ci addentriamo in una delle domande più antiche e delicate:
    che cos’è il destino?
    Esiste davvero una strada già scritta… oppure siamo noi, con ogni gesto e ogni intenzione, a disegnarla mentre camminiamo?

    Partendo da un’intuizione semplice ma profonda – l’idea che il presente sia il risultato esatto di infinite cause e condizioni – esploriamo la possibilità che nulla accada per caso, ma nulla sia davvero predeterminato.
    Un movimento costante, fatto di scelte, risposte, energie che si intrecciano.

    Parliamo di interdipendenza, di caos e di come anche ciò che non comprendiamo subito possa avere un senso più ampio, che si rivela col tempo.
    Attraverso silenzi e una riflessione ispirata alla visione orientale, ci apriamo all’idea che il destino non sia un punto fisso, ma una trasformazione continua.

    Ci lasciamo accompagnare da metafore come quella della foglia che cade, che segue un percorso unico, perfetto nella sua complessità.
    E riconosciamo che, nel giardino interiore di ognuno, possiamo scegliere quali semi piantare… perché il modo in cui reagiamo al presente può davvero plasmare ciò che verrà.

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    14 mins
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