Episodes

  • Episode 10: Mausoleo di Lucio Munazio Planco
    2 mins
  • Episode 9: Gaeta, La Montagna Spaccata e la Grotta del Turco
    3 mins
  • Episode 8: Monumento Naturale delle Forre di Corchiano
    2 mins
  • Episode 8: Monumento Naturale delle Forre di Corchiano
    2 mins
  • Episode 7: I Pozzalli, cunicoli Etruschi
    Jan 31 2022
    I PozzalliCome prima tappa facciamo visita a degli antichi cunicoli Etruschi, questi cunicoli detti Pozzalli sono una mirabile testimonianza del genio ingegneristico di questo antico popolo. La natura nei secoli ha impreziosito questa opera, ridonando a questo luogo un aspetto primordiale. Fra gli scorci più spettacolari, di questo luogo incantato, vi è un enorme foro circolare, dovuto probabilmente al cedimento di un cunicolo di servizio
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  • Episode 6: Grotta degli Angeli
    Jan 31 2022
    La Grotta delgli Angeli La chiesetta rupestre detta Grotta degli Angeli è dedicata al culto degli angeli Gabriele e Michele. Essa è posizionata sul colle tufaceo del Casale in prossimità del centro storico di Magliano. Alcuni frati eremiti di provenienza orientale intorno al VI sec., sulle ceneri di una necropoli etrusco-falisca edificarono la prima cappella. La prima notizia scritta risale al 1274-1280 ed è riportata nelle Rationes Decimarum Italiae. La visita apostolica del 1574 ne parla come di una chiesa importante. Intorno al XII sec. la chiesetta venne affrescata con dei dipinti che ora sono conservati presso la chiesa di San Giovanni a Magliano Romano.
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  • Episode 5: Faggeta Vetusta del Monte Cimino
    Dec 8 2021
    Per una gita fuori porta, una camminata di 5 km, per immergersi nella bellezza dei colori del bosco autunnale, non potevamo nn scegliere la faggeta di Soriano del Cimino una faggeta spettacolare, i cui faggi sono i più alti d'Europa, il fascino non si riesce a descrivere, bisogna andare... si arriva al parcheggio del ristorante Baita, sempre pienissimo, conviene prenotare settimane prima, e inizia il percorso con pochissimo dislivello, la quantità di foglie sembra di immergere i piedi nella neve, si sale per un breve tratto e si arriva a delle rocce enormi che sembrano essere cadute li all'improvviso. I faggi sono altissimi sembra alzando lo sguardo di vedere degli enormi lunghi e affusolati grattacieli. Si ci reca sulla vetta del monte dove si trova una torre. Il monte Cimino è un vero e proprio vulcano che vanta due record: è il vulcano più antico del Lazio continentale (battuto soltanto dall’isola di Ponza) ed è anche il più alto, superando i 1000 mt di quota, l'attività del vulcano è terminata circa 90.000 anni fa. Passeggiando nella faggeta, le rocce che incontreremo sono costituite proprio da blocchi di questa antica lava. Lo storico romano Livio descrisse la Selva Cimina come “la più impenetrabile e più spaventosa ….e fino a quel tempo nemmeno l’amor del guadagno aveva potuto determinare nessun mercante a penetrarvi”. Pellegrini e commercianti ne evitavano la coltre compatta che incuteva timore, e anche le legioni di Roma esitavano a penetrarvi per rincorrere il nemico durante le guerre etrusche. Oggi offre una rete di sentieri con un aspetto quasi incantato, tra gli imponenti alberi e i raggi di luce che penetrano la folta chioma degli altissimi faggi. E’ soprattutto il faggio (Fagus sylvatica) a mostrare qui individui di dimensioni maestose, creando la cosiddetta “fustaia a cattedrale”. Alcuni esemplari di faggio raggiungono e superano i quaranta metri di altezza, creando quell’atmosfera solenne che tanto timore incuteva nei viaggiatori (ma anche negli eserciti) del passato. I grandi alberi, spesso dotati di cavità, costituiscono un habitat fondamentale per il rifugio, la riproduzione e la nutrizione di un gran numero di animali selvatici. Al limitare del bosco di faggi si trova la rupe tremante o sasso menicante, meglio conosciuto agli abitanti del posto come sasso naticarello. Celebrato già da Plinio il Vecchio come “miracolo della natura”, è un grosso masso di trachite forma ovoidale di circa 8 metri di lunghezza e del peso di circa 250 tonnellate, sospeso in equilibrio su una sporgenza rocciosa del suolo, caratteristica che fa sì che possa essere fatto oscillare sensibilmente e in modo abbastanza agevole utilizzando un grosso bastone come leva .
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  • Episode 4: Latomie di Salone
    Dec 8 2021
    Cosa centra Atlantide con un antica cava romana e un legislatore Ateniese. Per scoprirlo ci troviamo a Salone, proprio nei pressi del raccordo e della A24 (Roma - l'Aquila).Innumerevoli volte prendendo l'autostrada verso Roma, avevo visto questo posto, che mi aveva sempre suscitato una certa curiosità. In realtà non sapevo che la storia di questo sito era altrettanto affascinate quanto la sua particolare morfologia. L'area in questione è quella delle "Latomie di Salone" o "Grotte di Salone". Il toponimo Salone si pensi derivi dal legislatore Ateniese Solone, che soggiornò in questo posto dopo il suo viaggio in Egitto, alla ricerca di Atlantide. Egli credeva infatti che in questo luogo ci fosse una colonia legata alla civiltà atlantidea. Notizie più certe riguardano invece lo sfruttamento come cava di questo sito da parte dei romani. Il Generale Licinio Locullo iniziò in proprio l'attività di sfruttamento delle cave di tufo, opera che si sviluppò nelle attuali latomie; il materiale fu impiegato per secoli nella costruzione dei più importanti edifici dell'Urbe, soprattutto della Roma repubblicana.
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