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Salute mentale e adolescenza: il ruolo della scuola e del digitale nella crescita dei giovani

Salute mentale e adolescenza: il ruolo della scuola e del digitale nella crescita dei giovani

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Approfondimento su come insegnanti, psicologi e famiglie possono affrontare le sfide emotive e sociali degli adolescenti, favorendo ambienti sicuri e stimolanti per il loro sviluppo personale e digitale.

Le scuole rappresentano oggi il cuore pulsante per la crescita dei giovani, ma spesso si trovano a fronteggiare sfide legate alla salute mentale e alle dinamiche emotive degli studenti. Il progetto Make It Thrive, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di Erasmus+, ha l’obiettivo di offrire strumenti pratici a insegnanti, psicologi e operatori educativi per colmare il divario tra i bisogni degli adolescenti e le competenze del personale scolastico.

Il progetto coinvolge diverse scuole in Sardegna e partner internazionali provenienti da Grecia e Portogallo. Attraverso ricerche approfondite, questionari e focus group con studenti tra i 13 e i 17 anni, sono state identificate dieci problematiche principali che incidono sul benessere dei giovani: disturbi alimentari, bullismo e cyberbullismo, autolesionismo, ansia e altre difficoltà emotive. La fase successiva ha permesso di sviluppare strumenti educativi mirati per affrontare queste sfide in maniera efficace, rendendo il percorso scolastico più sereno e consapevole.

Ansia e linguaggio emotivo: come dare parole ai sentimenti dei ragazzi

Uno degli aspetti centrali emersi è la gestione dell’ansia. Molti adolescenti non hanno ancora sviluppato un vocabolario emotivo adeguato, rendendo difficile comprendere e comunicare i propri stati d’animo. L’educatore e psicologo Paolo Schetter sottolinea l’importanza di insegnare ai ragazzi a riconoscere le emozioni di base e a dare loro un nome. Questo approccio aiuta non solo a gestire situazioni lievi di ansia, ma anche a prevenire problemi più profondi, creando una cultura della consapevolezza emotiva all’interno della scuola.

Creare ambienti sicuri e non giudicanti è fondamentale: quando uno studente si sente accettato e ascoltato, può esprimere liberamente le proprie emozioni, raccontare frustrazioni o gioie, e affrontare gli errori come opportunità di apprendimento. La sfida principale per insegnanti e genitori consiste nel favorire la tolleranza, la pazienza e la capacità di accogliere le imperfezioni, elementi essenziali per una crescita equilibrata.

Il digitale come strumento di consapevolezza e pensiero critico

L’influenza del mondo digitale sulla vita degli adolescenti è enorme. Se da un lato offre opportunità educative senza precedenti, dall’altro crea bolle di informazione e rischi di isolamento. L’obiettivo non è vietare l’uso della tecnologia, ma educare al pensiero critico, stimolando la curiosità, la lettura, l’arte e la musica. Paesi come l’Estonia hanno introdotto l’intelligenza artificiale nelle scuole primarie e secondarie per insegnare un utilizzo consapevole e attivo del digitale, stimolando riflessioni critiche e la capacità di analizzare informazioni diverse.

Educare i ragazzi a riflettere, interrogarsi e comprendere il mondo digitale rappresenta una priorità per la formazione di cittadini consapevoli. Come ricordano gli esperti, questo percorso richiede anche che gli adulti imparino a sviluppare la propria capacità di osservazione, ascolto e comprensione, diventando modelli di pensiero critico e gestione emotiva.

Il progetto Make It Thrive rappresenta dunque un laboratorio di innovazione educativa, in cui salute mentale, strumenti digitali e formazione emotiva si intrecciano per costruire scuole più inclusive, consapevoli e capaci di accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita.

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