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Qui est Gianfranco Franciosi ? Personne. Un homme au quotidien banal qui, grâce à son talent de mécanicien nautique, s’est retrouvé du jour au lendemain plongé dans le trafic de cocaïne international. Approché par la police, il deviendra le premier indic de toute l'histoire italienne de la lutte contre le trafic de drogue. Comédiens et comédiennes ayant participé, par ordre alphabétique : Myrtille Bakouche, Mathieu Buscatto, Alexandre Donders, Pierre Junières, Jérôme Keen, Isabelle Miller, Philippe Roullier, Pierre Tissot.

Qui est Gianfranco Franciosi ? Personne. Un homme au quotidien banal qui, grâce à son talent de mécanicien nautique, s'est retrouvé du jour au lendemain plongé dans le trafic de cocaïne international. Approché par la police, il deviendra le premier indic de toute l'histoire italienne de la lutte contre le trafic de drogue. Comédiens et comédiennes ayant participé, par ordre alphabétique : Myrtille Bakouche, Mathieu Buscatto, Alexandre Donders, Pierre Junières, Jérôme Keen, Isabelle Miller, Philippe Roullier, Pierre Tissot.

Il 7 agosto 2019, al parco degli acquedotti di Roma, un colpo di pistola, sparato a bruciapelo, uccide un uomo su una panchina. Quell’uomo è una bandiera per gli ultras della Lazio e di tutte le curve, in Italia e anche all’estero, un simbolo, un uomo che ha portato alla ribalta il tifo estremo. Ma è anche un uomo con precedenti per droga, che è stato latitante, che è sotto indagine per narcotraffico; è un uomo con dichiarate simpatie fasciste, ma è anche un uomo generoso con gli amici, amoroso con i famigliari e sempre disponibile con tutti; un uomo contraddittorio e contrastato, ...

La noche del 8 de enero de 1993, en una provincia del norte de Italia, dos jóvenes carabinieri de servicio en una carretera provincial dan el alto a un vehículo. En el coche no hay una persona cualquiera. El conductor al que han parado es Baldassarre Di Maggio, un sicario de la mafia dispuesto a colaborar en la captura del capo Totò Riina, apodado "la belva" (la bestia), a cambio de protección.

Lorenzo ha solo dieci giorni quando per la prima volta entra in carcere. Gli dicono che suo padre lavora lì come elettricista. La verità la scopre nell'estate fra i sette e gli otto anni: suo padre è stato un rapinatore ed è nel carcere di San Vittore per scontare la sua pena. Lorenzo non riesce ad accettarlo, si isola dai coetanei, fino a che suo padre non esce di prigione e decide di riportare la famiglia a Catania.