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Endlich! Ludwig hat seinen Stolz überwunden und sich bei Sophie entschuldigt. Die beiden sind wieder ein Herz und eine Seele. Auch mit Jan versteht sich Sophie immer besser und sie treffen sich zum Shopping in einer angesagten Berliner Mall. Jan ist überrascht, dass die sonst so verkopfte Chemikerin beim Shoppen einfach ihren Impulsen nachgibt. Er fühlt sich zunehmend von Sophie angezogen, hat aber keinen Schimmer, wie er ihr näher kommen kann.

Jetzt ist alles raus - und aus? Jan hat Sophie per SMS gestanden, dass er über ihre Dates im Radio spricht - und sie gebeten, die nächste Radiosendung anzuhören. Als Jan aus dem Studio kommt, erwartet ihn jedoch nicht eine wütende Sophie, sondern ein enttäuschter Ludwig, der Jan schwere Vorwürfe macht.

Obwohl Jan eigentlich keinen Bock mehr hat, trifft er Sophie noch einmal. Bei diesem Date ist alles anders: Sophies bester Freund Ludwig hat sich einfach mit eingeladen. Jan und Ludwig verstehen sich von Anfang an super - was Sophie wenig begeistert, Jan aber davon überzeugt, am Ball zu bleiben. So kommt es zum dritten Date - doch auch dieses Mal werden die beiden Anti-Matches gestört.

Jan und Sophie haben ihr erstes Date. Doch der Funke, den der charmante Radiomoderator sich erhofft hat, um die Anti-Matching-These zu widerlegen, will bei der rationalen Chemikerin nicht überspringen. Die beiden sind so grundverschieden, wie der Matching-Algorithmus es vorausgesagt hat: Statt tiefe Augenblicke auszutauschen, liefern sie sich heftige Wortgefechte.

The World's Worst Backpacker is for anyone who has gone on a day hike, picked up a backpack, or walked for a few days in the middle of nowhere. Ken's stories are not just cautionary tales; they're the kind of tales all backpackers (and would-be backpackers) acquire if they don't stop soon enough. They're the kind of tales that leave you wondering, "Am I the worst person at this?" when you start and thankful you're not when the story ends.

Una giovane donna nigeriana finita nel racket della prostituzione deve fare i conti con l'incolmabile differenza tra sogni e realtà. La strada per la libertà è ostacolata da personaggio equivochi e pericolosi.

È la storia di una giovane mamma, arrivata in Italia poco dopo aver scoperto di essere incinta. Eva si deve scontrare con i pregiudizi sui migranti, particolarmente odiosi perché vengono da parte delle maestre della scuola che frequenta suo figlio.

Due giovani donne forti e volitive si scontrano e confrontano sul difficile terreno della burocrazia. Le scartoffie e le pratiche burocratiche diventano un'occasione di scontro e un modo per parlare delle difficoltà che i migranti incontrano sulla via dell'integrazione nel nostro paese.

Across the planet, the silver legions stand impassive in every city; mankind has sacrificed its freedoms for the sake of a distant conflict against its android creations, and now the price must be paid. On the streets, in the depths of space, a web of lies and deceit draws ever tighter, and the lines between human and android, between enemy and ally, are blurred. Only one choice remains - resist or surrender.

Drei seltsame Gestalten ziehen durch das Dickicht des schottischen Hochlands - die Hexen sind auf der Suche nach Macbeth und Banquo. Sie wollen Duncans Kronvasallen eine folgenschwere Prophezeiung überbringen: Auf Macbeth warte die Krone, aber nur Banquo werde einen königlichen Nachkommen zeugen. Die beiden Freunde versuchen, die Prophezeiung abzutun, bis Macbeths schöne Frau Skena ihrem Gemahl einflüstert, dass er - und nur er allein - ein Anrecht auf den Thron habe.

ALBERTO: "Tu hai un problema. Un problema di un quarto d'ora. Quando hai alzato la cornetta è partito il timer. Un quarto d'ora per convincermi a fermare la bomba. E due minuti sono già passati". STEFANIA: "Cosa devo fare?" ALBERTO: "Parlami del tuo lavoro". STEFANIA: "Io... sono una giornalista". ALBERTO: "Continua". STEFANIA: "Radiofonica".

Un ricordo. Un rifugio. Una casa. L'ultima panchina in legno del parco sta per essere rimossa dagli operai del comune per lasciar posto ad una più moderna seduta, una di quelle che ti "congelano le chiappe", come dice il signor Rossi: uno che a quella panchina ci tiene. E non è il solo, con lui c'è un ragazzo in fuga, una madre straniera e una signora che scopre per caso tutte le loro storie.

Mica facile la vita di una madre cinquantenne. Soprattutto se il tuo ex marito ha sempre l'ufficio pieno di belle studentesse, c'è un maniaco telefonico che ti chiama di continuo, e il tuo secondogenito, quello che vive ancora a casa, sembra deciso a compiere il peggiore dei delitti: andare a fare un lavoretto. Ma c'è sempre una soluzione, anche se per trovarla bisogna mettere in mezzo il Canada, un'improbabile ricetta di pesce e un incontro con una studentessa svitata. Meglio che niente.

"Sparisci!" e Arianna pianta Luca in mezzo alla strada. Un imperativo preso alla lettera perché Luca diventa davvero invisibile. Com'è stato possibile? Come fare adesso? Tra difficoltàquotidiane, amici increduli e telegiornali che annunciano addirittura la presenza di entità aliene, Luca decide di approfittarne per seguire Arianna e rovinare il suo appuntamento con un altro uomo. Finché lei non ascolterà la sua voce. Solo coscienza?

L'opera fa parte del progetto "Radiovisione, scena e retroscena radiofonica" diretto da Sergio Ferrentino. "Un radiodramma, a leggerlo, non sa di niente, bisogna ascoltarlo, o meglio ancora vederlo": così è stato allestito al Teatro Gobetti di Torino e il pubblico, dotato di cuffie, ha potuto spiare in diretta attori e rumoristi in scena.

"B-Sogno" è un doppio sogno. Due figure. Due visioni. Due solitudini. Storie quotidiane come frammenti di una realtà filtrata dal sogno, scosse da un paesaggio sonoro che amplifica e distorce. Un dittico onirico in cui si mescolano due esistenze, due vite, due luoghi.

Un uomo gravemente malato decide di anticipare i tempi della dipartita affidandosi all'esperienza di una professionista. Straniera sensuale e misteriosa, la donna senza nome che si presenta al capezzale per portare a termine il compito si rivela presto controparte tragicomica di un dialogo ambiguo e sospeso in cui il ruolo della vittima si confonde inesorabilmente con quello del carnefice. Ma solo fino all'ultimo momento, l'attimo più breve: quello in cui ogni cosa si chiude. In sottofondo, venti secondi di ottimo jazz.

L'opera fa parte del progetto "AutoreVole: audiodrammi in teatro" in cui autori di fama nazionale si sono confrontati con la drammaturgia radiofonica. Allestiti in teatro, gli audiodrammi permettono agli spettatori - dotati di radiocuffie - di "vedere la radio". Sono le dieci di sera, dentro e fuori del museo di Anne Frank, ad Amsterdam. Per tutto il giorno, come ogni giorno dell'anno, migliaia di persone si sono assiepate davanti alla casa nascondiglio di Anne Frank, per poterla visitare.

L'opera fa parte del progetto "AutoreVole: audiodrammi in teatro" in cui autori di fama nazionale si sono confrontati con la drammaturgia radiofonica. Allestiti in teatro, gli audiodrammi permettono agli spettatori - dotati di radiocuffie - di "vedere la radio". Gaia Convento Bruni è una donna con le idee chiare. Si è creata una sorta di mondo perfetto dove gestisce con mano ferma marito e figlio e il ruolo della famiglia in paese. Si ritiene una persona di buon senso e non si ferma di fronte a nulla per impedire che qualcosa possa turbare la quiete della sua esistenza.

L'opera fa parte del progetto "AutoreVole: audiodrammi in teatro" in cui autori di fama nazionale si sono confrontati con la drammaturgia radiofonica. Allestiti in teatro, gli audiodrammi permettono agli spettatori - dotati di radiocuffie - di "vedere la radio". In una città mai nominata di un paese immaginario quattro giovani donne - Stella, Marida, Rosa e Iris - devono recuperare l'ultimo pagamento per una di quelle cene eleganti in villa, dal Presidente, che malauguratamente sono finite sui giornali deflagrando in scandalo. Il Presidente, cuor di leone, è sparito dietro a telefonini che non suonano e centralini che non si lasciano più scavalcare. Ma il Contabile - il millimetrico ragionier Biassoni - c'è ancora.