In questo episodio Fiorella Franco dialoga con Andrea Favaretto, coach, formatore e autore che ha rivoluzionato un paradigma radicato: l’idea che per riuscire bisogna soffrire. La sua storia parte da una crisi personale e professionale che gli ha mostrato il limite del “non mollare mai” e lo ha condotto verso il coaching trasformativo, un approccio che riparte dalla persona e dal suo naturale modo di funzionare.

Si parla di autenticità, di linguaggio, di relazioni, di lavoro con le aziende e di come costruire risultati allineati al proprio modo di essere. Favaretto racconta quando ha capito che la sua sensibilità non era un difetto da nascondere, ma una risorsa. Per anni l’aveva compressa per paura di “subire”, finché ha riconosciuto che quello che ci rende vulnerabili può diventare esattamente ciò che ci rende più efficaci, più veri, più liberi.

Dalla differenza tra coaching tradizionale e trasformativo, al ruolo della PNL, fino al rapporto con i giovani e alla responsabilità degli adulti nell’educare all’emozione: questa conversazione attraversa la crescita personale da un punto di vista nuovo, più umano e meno performativo.

Un invito a togliere invece che aggiungere, a tornare al piacere come carburante, e alla sensibilità come competenza che orienta, protegge e guida. Un episodio per chi sente che è arrivato il momento di vivere in un modo più semplice, più autentico e più proprio.

In questo episodio dialogo con Giuseppe Stigliano, professore di marketing ed executive advisor, per esplorare l’idea che guida tutta la nostra conversazione: il successo nasce dall’armonia tra opposti. Un’intuizione che gli antichi Greci avevano già espresso immaginando Armonia come figlia di Guerra e Amore.

Da qui affrontiamo temi centrali del presente: il coraggio come scelta quotidiana, l’ambizione che ha bisogno dell’umiltà per non diventare distorsione, la sensibilità come competenza concreta nella leadership, la sfida dei giovani in un tempo in cui online e offline non esistono più come mondi separati.

Giuseppe offre una lettura chiara e controintuitiva dell’innovazione, sostenendo che ciò che chiamiamo “intelligenza artificiale” non è intelligenza, ma solo calcolo privo di coscienza ed emozione.

È una conversazione che entra nel vivo di ciò che ci muove: coraggio, intuizione, decisioni, contrasti, tecnologia e umanità. Un dialogo che non cerca formule, ma prospettive per orientarsi mentre tutto cambia.

Fiorella Franco – Leadership Sensibile®

In questo episodio incontriamo Laura Gori, fondatrice e CEO di Way2Global, una delle voci più visionarie dell’imprenditoria italiana e pioniera del modello Società Benefit.

Quella di Laura è la realtà aziendale a cui tutti vorremmo appartenere: un luogo dove il lavoro torna a far crescere le persone, non a consumarle. Un lavoro che ritrova la sua dignità evolutiva e le persone ritrovano il senso del proprio contributo.

Con lei parliamo di come l’impresa possa tornare alla sua funzione originaria: creare benessere per la collettività, generare valore umano oltre che economico, e diventare parte attiva dell’evoluzione del mondo.

Per Laura scegliere di diventare una Società Benefit è un atto d’amore consapevole verso il futuro — una scelta etica, vocazionale, necessaria.

Un dialogo che attraversa parole come responsabilità, antifragilità, fiducia, bellezza, e restituisce all’economia la sua dimensione più umana e creativa.

Laura ci parla di “imperativo" evolutivo: l’impresa che non si adatta al mondo, ma lo rigenera. Per chi crede che fare impresa significhi lasciare un segno, non solo per il mercato ma anche per il bene della civiltà.

L’episodio è disponibile solo su YouTube, in accordo con l’ospite.

Guarda il canale Leadership Sensibile.

In questo episodio speciale incontriamo Stefania Zani, ricercatrice spirituale e fondatrice di Accademia Essenziale, che ha scelto l'anima come priorità, anche quando questo significava andare controcorrente rispetto ai modelli convenzionali di successo, carriera o visibilità. Una donna che ha fatto scelte non spinte da convenienza ma da allineamento, anche a costo di perdere comfort, consenso, certezze.

Parliamo di missione animica, spiritualità ed energie. Condividiamo riflessioni potenti su cosa significa essere allineati alla propria anima, perché è così difficile realizzare ciò che sentiamo giusto per noi.

Tocchiamo il tema del rapporto con il denaro e dell’importanza dell’educazione economica al femminile per portare nel mondo la propria leadership.

Un dialogo sincero, intimo, che apre porte e semina visioni.

Benvenuti in un nuovo episodio di Leadership Sensibile.

In questo episodio di Leadership Sensibile ospitiamo Matteo Gracis, giornalista, pensatore libero e fondatore de L’Indipendente. Una voce fuori dal coro che ha scelto di fare informazione senza compromessi, rivendicando la libertà di pensiero e il valore della coerenza.

Parliamo di fragilità che diventano forza, di libertà come scelta quotidiana e del prezzo che comporta, di pensiero critico in una società che ci vuole omologati e di cosa significa sentirsi diversi e trasformare quella diversità in potenza.

Matteo lascia anche un messaggio ai giovani: se vi sentite fuori posto, festeggiate, perché è proprio lì che si nasconde la vostra forza.

Un dialogo autentico, scomodo e necessario, che ci ricorda che la vera leadership nasce dalla capacità di restare fedeli a sé stessi.

In questa puntata, Cristian Brocchi — campione del calcio italiano, allenatore, educatore — ci accompagna dentro una verità che riguarda tutti noi: il percorso è più importante del traguardo. Non si tratta solo di vincere o perdere, ma di chi diventi mentre ti impegni a dare il massimo.E chi guida dovrebbe ricordarselo: la differenza non la fanno le medaglie, ma le impronte che lasci accanto alle persone che accompagni.

Questa puntata parla di sport, sì. Ma è una riflessione più ampia, più urgente: sull’impatto che abbiamo, e che troppo spesso ignoriamo, quando accompagniamo qualcuno nella crescita. E sulla necessità di rimettere testa e cuore in chi guida.

Parla di giovani pieni di potenziale ma soffocati dalle aspettative. Di adulti che non hanno più la fame che pretendono dai ragazzi. Di genitori che confondono l’amore con l’ansia da prestazione. Di educatori che formano atleti, ma dimenticano che, prima di tutto, stanno formando esseri umani.

Da vero leader sensibile, Cristian racconta la scelta, rara e coraggiosa, di non volersi perdere nel sistema. Una scelta che ha fatto e che continua a fare ogni giorno: mettere i valori prima dell’apparenza e restare fedele a sé stesso, anche quando sarebbe più facile adeguarsi.

Un episodio per chi educa, guida, accompagna. Non sono i giovani ad aver perso la fame. Siamo noi adulti che dobbiamo cambiare approccio. Perché alla fine non ricorderanno dove li hai portati. Ricorderanno se ti sei fatto trovare, quando avevano bisogno di qualcuno lì accanto.

Tutto questo è LEADERSHIP SENSIBILE.

Ascolta ora.

Stagione 2 – Leadership Sensibile: Le Voci del Cambiamento

Con questa nuova stagione inauguriamo una serie di conversazioni con leader, manager e visionari che stanno riscrivendo le regole del lavoro e della leadership. Storie vere, prospettive inedite e visioni coraggiose per chi crede che una LEADERSHIP SENSIBILE che mette le persone al centro non sia un’opzione… ma la strada per il futuro.

In questa intervista intensa e senza filtri, William Griffini – CEO di Carter & Benson e pioniere della settimana lavorativa di 32 ore – ci porta dentro la sua visione di leadership: dove il valore di una persona non si misura con il ruolo o con ciò che possiede, ma con ciò che è.

Parliamo di responsabilità sociale come attitudine umana, del coraggio di restare fedeli a sé stessi anche quando il mercato ti vorrebbe diverso, di cambiamento culturale nelle aziende e di come l’integrità e l’attenzione alle persone possano generare valore reale anche in termini di reputazione e risultati.

Un episodio che ribalta pregiudizi e offre spunti concreti per chi vuole guidare mettendo le persone al centro.

Siamo cresciuti con l’idea sbagliata che i sensibili siano deboli. Ma non è così.

La verità è che spesso, i più deboli sono proprio i meno sensibili che si nascondono dietro l’indifferenza.

Questa puntata è per chi si è sempre sentito dire che è troppo sensibile, troppo emotivo, troppo complicato. E ha iniziato a crederci.

La verità è che essere sensibili… è un atto rivoluzionario. È una scelta spirituale. È la forma più alta di leadership che possiamo incarnare oggi.

E quello che ti fa sentire diverso, è esattamente ciò di cui il mondo ha bisogno ora.