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"Internazionalismo", "classe", "nazione"... E poi ancora "irredentismo", "Risorgimento", "patria"... I miti - forse mai come in questo periodo - giungono al capolinea per poi subitaneamente ripartire in direzione opposta. Un'apocalisse in cui l'intransigenza si oppone ad improvvisi cedimenti, il clericalismo più rigido lascia spazio alla più intransigente laicità. Una congerie di sentimenti e di ragioni che disegna una nuova geografia del pensiero.

Provinciale. Ambizioso. Intelligente. Questo è il generale Napoleone Bonaparte nel 1795, quando ha appena ventisei anni. All'epoca nessuno è disposto a scommettere su di lui. Eppure, appena un anno dopo, Napoleone si impone come una stella di prima grandezza. Siamo nel 1796, è l'inizio di una storia memorabile di vertiginosa ascesa e di sconvolgente caduta; potere, glamour, amori esotici o impossibili, brutalità, tradimenti e grandi realizzazioni si intrecciano e si confondono nella vita di Bonaparte. Che segna un'epoca.

Si gioca sul filo delle settimane il destino dell'Europa, nell'estasi unanime delle folle che accompagna i soldati verso una guerra sentita come giusta e dovuta. L'Italia no, si divide e si lacera per mesi sul da farsi. Tengono banco gli interventisti; il fronte del no, anche se più numeroso, è sulla difensiva, ha perso la parola, è ridotto al silenzio. Ma chi vuole il conflitto? E perché? Di quali bisogni si fa interprete?

Maria, la nonna di Mario Calabresi, andava a letto esausta, dopo una giornata spesa a lavare montagne di lenzuola e pannolini. Quella sera, quella in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice, è stata, nei suoi ricordi, lo spartiacque tra il prima e il dopo. Calabresi ha ricomposto i frammenti di un tempo in cui si faceva fatica a vivere ma era sempre accesa una speranza, e di un presente così paralizzato da non riuscire a mettere a fuoco l'esempio di chi non ha smesso di credere nel futuro.

È la mattina del 17 maggio 1972, e la pistola puntata alle spalle del commissario Luigi Calabresi cambierà per sempre la storia italiana. Di lì a poco il nostro paese scivolerà in uno dei suoi periodi più bui, i cosiddetti "anni di piombo", "la notte della Repubblica". Quei due colpi di pistola però non cambiarono solo il corso degli eventi pubblici, ma sconvolsero radicalmente la vita di molti innocenti.

Per riscoprire il messaggio universale di Eckhart Tolle un volume che raccoglie le sue più significative frasi capaci di ispirarci a cambiare vita. "Tutt'uno con la vita" è una collezione dei migliori passaggi del suo "Un nuovo mondo", una raccolta fortemente voluta e selezionata da Eckhart Tolle per aiutarci a immergerci nella saggezza, per trovare conforto, per sviluppare motivazione ovunque noi siamo. Un libro che aiuterà tutti coloro che sono alla ricerca di una trasformazione interiore mentre cercano di vivere consapevolmente nel momento presente.

Quando si perde un genitore, un compagno, un figlio, un lavoro, una sfida decisiva, quando si commette un errore, quando si va in pensione o ci si trasferisce, c'è sempre una mattina dopo. Un senso di vuoto, una vertigine. Che ci prende quando ci accorgiamo che qualcosa o qualcuno che avevamo da anni, e pensavamo avremmo avuto per sempre, improvvisamente non c'è più. Perché dopo una perdita o un cambiamento arriva sempre il momento in cui capiamo che la vita va avanti, sì, ma niente è più come prima, e noi non siamo più quelli di ieri.

"L'Autobiografia di uno yogi" di Paramhansa Yogananda - pubblicata nel 1946 - scatenò un'autentica rivoluzione spirituale. Gli autori, Mario Raffaele Conti e Elia Perboni, hanno compiuto un viaggio dalla California all'Italia, per raccontare come questo libro abbia cambiato la vita di milioni di persone negli ultimi 70 anni influenzando la miusica, l'arte, la politica e tutti i livelli della società.

NOME: Gigi COGNOME: Berté CAPIGLIATURA: già brizzolata TAGLIA: (troppo) large PENSIERO: sottile INTELLIGENZA: spessa PIANTA PREFERITA: paulonia PUNTUALITÀ: lombarda GELOSIA: calabra VIZIO CHE NON HA PIÙ: fumo VIZIO CHE HA SEMPRE: mangiare molto INSOFFERENZA 1: locali affollati INSOFFERENZA 2: andare per negozi STILE (secondo la Patty): antiquato STILE (secondo la Marzia): classico Alberto, amore mio... aiutami! Uccideranno anche me... Così riporta una lettera che viene dal passato.

Un capitán del ejército de Franco que, el mismo día de la Victoria, renuncia a ganar la guerra; un niño poeta que huye asustado con su compañera niña embarazada y vive una historia vertiginosa de madurez y muerte en el breve plazo de unos meses; un preso en la cárcel de Porlier que se niega a vivir en la impostura para que el verdugo pueda ser calificado de verdugo; por último, un diácono rijoso que enmascara su lascivia tras el fascismo apostólico que reclama la sangre purificadora del vencido.

La conversación perdida entre dos Premios Nobel, dos de los máximos exponentes de la literatura universal.

El espíritu de la ciencia-ficción transcurre en México DF durante los años setenta y narra la vida de dos escritores jóvenes que intentan vivir de la literatura. Mientras Remo Morán busca incansablemente la manera de subsistir sin abandonar su sueño, Jan Schrella vive confinado en la pequeña buhardilla que ambos comparten, desde donde envía cartas delirantes a sus escritores de ciencia-ficción favoritos.

Nadie sabe qué fue lo que impulsó a Nora Roy, una paciente del centro psiquiátrico Vera de la Cruz, a asesinar a su psiquiatra y a una de las enfermeras. Nadie entiende cómo fue capaz de encerrarlos en el sótano, matarlos y huir sin ser vista. Mientras todos buscan a Nora, Eva alquila una habitación a Charlotte, una parisina extraña y discreta.

Una familia pobre decide vender su última posesión a fin de conseguir unas cuantas monedas con las qué comer: su vaca. Jack, el hijo, se encuentra con un hombre misterioso en el camino hacia el mercado, quien lo convence de intercambiar la vaca por tres habichuelas que, dice, son mágicas. Jack acepta el intercambio y vuelve a su casa, donde su mamá, colérica, lanza las habichuelas por la ventana y regaña a Jack con fuerza. Las habichuelas crecen hasta convertirse en un tallo altìsimo que llega al cielo, donde viven gigantes.

Ricitos de Oro era una niña a la que le gustaba reunir ramos de flores de los lindes del bosque. Un día camina demasiado lejos y se pierde entre los árboles, incapaz de encontrar el camino de vuelta al pueblo. Después de caminar mucho y cada vez más asustada, encuentra en medio del bosque una cabaña de madera vacía. Hambrienta, cansada y con miedo por la noche en ciernes, entra a la cabaña y encuentra una mesa con tres platos de avena.

Tres hermanos cerditos deciden cada uno construir una casa para comenzar a vivir su vida adulta. Dependiendo de sus habilidades y sus preferencias, cada uno decide usar distintos materiales: uno utiliza paja, otro, madera y el último, ladrillos. Apenas terminan de construir sus casas cuando un lobo hambriento les echa el ojo y decide comérselos, sin contar que los cerditos son más listos de lo que parece y que no le será tan fácil hacerlos su próxima cena.

Cuando la niña nació, la bruja le puso por nombre Rapunzel y la encerró en una alta torre sin puertas. La única manera de acceder era trepando por el largo cabello de Rapunzel, que dejaba caer por la ventana al llamado de la bruja. Ahí permaneció la niña hasta que un príncipe perdido encuentra la torre y la rescata.

Una familia pobre vive en los lindes del bosque gracias a su comercio de leña. En un invierno frío y húmedo muere la madre, dejando al leñador y a sus dos hijos, Hansel y Gretel, tristes y desconsolados. Con el paso de los años, el leñador decide casarse de nuevo: las cosas marchan bien hasta un nuevo invierno duro, en el que la familia está por morir de hambre. La madrastra le propone al leñador abandonar a los niños en el bosque, pues no les queda más que una hogaza de pan para todos.

Un sastrecillo remeda junto a la ventana cuando escucha a una señora vendiendo mermelada. Antojado, decide comprar unas cucharadas para su desayuno: una la mermelada en un pan y lo deja en la cocina, esperando como premio para cuando termine su trabajo del día. Lo que no contaba era que un puñado de moscas, atraído por el dulzor de la mermelada, decidiría que el pan será su nuevo hogar. Cuando el sastrecillo termina su trabajo y decide comerse su premio, lo encuentra rodeado de moscas y, enojado, toma un trapo para matarlas.