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Il capolavoro di Grazia Deledda, che fu insignita del premio Nobel per la letteratura nel 1926, narra le vicende di tre sorelle, le dame di Pintor, rimaste padrone di un podere, attraverso gli occhi del protagonista, un loro servo. L'opera pone un'equazione che unisce la Sardegna e la Russia. Infatti negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento, quelli in cui la scrittrice si dedica alla ricerca di un proprio stile, concentra la sua attenzione, sull'opera e sul pensiero di Tolstoj.

Il conte di Montecristo è uno dei più famosi romanzi di Alexandre Dumas. E’ cnsiderato la sua opera migliore, fu finito nel 1844, e fu pubblicato nei due anni successivi come romanzo d’appendice, in una serie di 18 parti.

Il cardinale Newman, beatificato dalla Chiesa cattolica nel 2010, è considerato uno dei più grandi prosatori inglesi, ma certamente questo romanzo, ambientato nel terzo secolo dopo Cristo e riguardante il cristianesimo in Africa, interessa sia per la ricostruzione storica sia per i toccanti passaggi relativi alla conversione di una giovane greca. Il romanzo fu pubblicato nel 1855. Cornice musicale di Smetana.

Il secondo libro tratta dell'epoca d'oro della republica romana, fino al mostrarsi dei primi segni di decadenza. Elenco dei capitoli: Cambiamento della costituzione. Limitazione dei poteri alla magistratura suprema; Il tribunato del popolo e i decemviri; La perequazione dei ceti e la nuova aristocrazia; Caduta della potenza Etrusca. I Celti; Sottomissione dei Latini e dei Campani alla signoria di Roma; Gli Italici contro Roma; Re Pirro contro Roma.

Lo Zen non si può descrivere con le parole, lo zen si può solo vivere. Le storie zen sono un mezzo per cogliere, da un'ombra proiettata su un muro, qualcosa del fiore dello zen. Queste 54 storie sono state tradotte dalla collezione che John Suler ha fatto di storie zen o taoiste già pubblicate o che gli sono state raccontate o inviate sul suo sito "Zen Stories to tell your neighbors".

Pubblicato nel 1936, questo racconto lungo è un quadro autobiografico dell'infanzia della scrittrice e dei suoi primi passi nella scrittura. Il lungo quadro dell'ambiente della Sardegna della fine dell'ottocento viene esposto minutamente, e con poesia, in cui il paesaggio fa da contrappunto ad ogni gesto.

Questo libretto, pubblicato per la prima volta in inglese nel 1932, e in italiano nel 1949, spiega con linguaggio semplice ma non per questo carente in completezza, ogni passo della Messa, sia nelle azioni del sacerdote che in quelle dei fedeli. Si dà anche molta importanza alle radici storiche e a come esse si sono trasmesse negli anni e all'etimologia delle parole usate.

Uno dei primi romanzi della scrittrice, scritto nel 1895, a 24 anni, che incontrò già l'approvazione degli ambienti letterari. Un romanzo familiare che si svolge nella cornice sarda tanto cara all'autrice, in cui l'umiltà, la bontà, l'onestà sono protagoniste insieme alla dolcezza del paesaggio.

Questo romanzo, pubblicato nel 1809, è strutturato più come un'epopea, e, anche se scritto in prosa, il linguaggio e la costruzione ricordano Omero e Virgilio. Non a caso la protagonista femminile èuna discendente di Omero che si converte al Cristianesimo. Il protagonista, giovane cristiano che, persa la fede, la ritrova poi in seguito ad eventi tragici, racconta le sue avventure tra i Franchi e i Druidi. Nell'opera viene presentato il paganesimo ormai agonizzante e la religione cristiana nascente.

Swami Sri Yukteswar è venerato come uno Jnanavatar ("incarnazione di saggezza") da persone in tutto il mondo che sono state ispirate dalla sua vita e insegnamenti. Il suo maestro è stato Lahiri Mahasaya, il cui guru era l'immortale Babaji. Come ben descritto nell'Autobiografia di uno Yogi, di Yogananda, di cui Sri Yukteswar era il guru, Sri Yukteswar fu convocato da Babaji per descrivere le analogie tra scritture sacre occidentali e orientali, e questo libro è il frutto di quell'ordine superiore.

L'Autore descrive in versi liberi la storia di come Buddha, il Principe Siddharta, dopo la grande rinuncia, ottenne l'illuminazione. Il poema, che, pubblicato nel 1879, ebbe un immediato successo soprattutto in Inghilterra e America, e fu tradotto in trenta lingue, compreso in Hindi, è un libero adattamento del Lalitavistara Sutra, che racconta la storia di Gautama Buddha fino al suo primo sermone nel Parco dei Cervi vicino a Varanasi.

Questo manuale è definito dall'autore come complemento al suo più completo "Il segreto della Magia Mentale", ma il libro è fruibile anche separatamente. Con la sua solita chiarezza e semplicità Atkinson ci porta a comprendere le Energie e le Forze Universali in cui siamo immersi e di cui siamo parte, e ci mostra la nube di volontà e di pensieri che ci avvolge e che ci porta, a nostra insaputa, a subire le scelte altrui fino a compiere azioni talvolta apparentemente inutili, se non di fatto dannose e contrarie alla nostra volontà e ai nostri valori.

Primo romanzo della diciannovenne Grazia Deledda, uscito a puntate sotto lo pseudonimo di Ilia de Saint Ismail, costruito col classico intreccio dei romanzi d'appendice, nonostante l'ingenuità della scrittura ancora agli inizi, presenta già il respiro di colei che già da giovane aveva deciso di dedicare tutta la sua vita alla carriera letteraria.

Charles Andrews, missionario anglicano, ha curato nel 1930 una sintesi delle due lunghe autobiografie scritte da Gandhi in gujarati e tradotte da altri in inglese. Sintesi che sarà un'utile finestra per il lettore sulla vita del filosofo e sulle sue idee, e un eventuale stimolo all'approfondimento.

Questa opera fondamentale di Eliphas Levi, pubblicata in due volumi nel 1855-56 è uno studio esaustivo e notevole della teoria e pratica della cosiddetta magia, nel senso più esaustivo del termine, che, grazie alle esperienze e teoria del magnetismo, perdeva al tempo dell'autore la sua aura di superstizione e veniva illuminata dalla luce della scienza.

Racconto pubblicato nel 1833 è la storia di un naufrago che affida alle onde gli ultimi momenti della sua vita.

"The Pearl Fishers", del 1915, pubblicato in Italia come "l'Isola delle Perle", viene scritto dopo sette anni dopo il libro che rese famoso l'autore: Laguna Blu. Grande appassionato degli atolli corallini, ambienta la storia in un atollo disabitato e ricco di possibilità commerciali, un vero tesoro di perle. Il tesoro è scoperto casualmente da due naufraghi e intorno a questa ricchezza materiale si svolgono le avventure che hanno uno sfondo incantato in cui la natura è sempre protagonista.

Questo racconto dell'orrore si trasforma nelle mani di Henry James in un lungo percorso psicologico di fronte all'orrore. L'ambientazione nel classico maniero inglese ne fa formalmente un racconto gotico di fantasmi. Cornice musicale: Barcarola di Saint Saens in Fa maggiore.

Questo saggio teosofico approfondisce la figura dello Spirito Santo nei vari sistemi religiosi, in particolare nel sistema teosofico, e tratta in modo chiaro e comprensibile questioni di karma, reincarnazione, libero arbitrio, dualità tra spirito e materia, arte e ispirazione. Il libro fu pubblicato nel 1926, insieme all'altro saggio, forse più famoso, Dei in Esilio.

Che ci sentiamo in esilio su questa terra dalla Citta di Dio lo ha detto Sant'Agostino; che in noi ci sono due volonta quella della carne e quella dell'anima lo ha detto San Paolo; a queste sensazioni che tutti i cercatori del vero hanno provato il teosofo Van der Leeuw offre una spiegazione e anche una possibile via d'uscita. Inutile quella sofferenza, dice, se realizziamo che noi non siamo i nostri corpi inferiori (fisico, emozionale, mentale) e che non dobbiamo essere loro schiavi, ma il cocchiere che guida la carrozza di cui essi sono i cavalli.