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In “Se questo è un uomo” Primo Levi ha scritto: "credo che proprio a Lorenzo debbo di essere vivo oggi". Ma chi era Lorenzo? Lorenzo Perrone, questo il suo nome, era un muratore piemontese che viveva fuori dal reticolato di Auschwitz III-Monowitz. Un uomo povero, burrascoso e quasi analfabeta che tutti i giorni, per sei mesi, portò a Levi una gavetta di zuppa che lo aiutò a compensare la malnutrizione del Lager. E non si limitò ad assisterlo nei suoi bisogni più concreti: andò ben oltre, rischiando la vita anche per permettergli di comunicare con la famiglia. Si occupò del suo giovane amico come solo un padre avrebbe potuto fare.

In Italia i crimini di guerra commessi all’estero negli anni del fascismo costituiscono un trauma rimosso, mai affrontato. Non stiamo parlando di eventi isolati, ma di crimini diffusi e reiterati: rappresaglie, fucilazioni di ostaggi, impiccagioni, uso di armi chimiche, campi di concentramento, stragi di civili che hanno devastato intere regioni, in Africa e in Europa, per più di vent’anni.

Fin da giovane, addirittura dal 1911, Benito Mussolini aveva cominciato a scrivere pagine in cui raccontava la propria vita. Aveva proseguito durante la prima guerra mondiale con un diario in cui raccontava le sue avventure di cronista militare dal retrofronte. Nel 1932 aveva a lungo dialogato con il giornalista tedesco Emil Ludwig per descrivere la vita di un dittatore sotto le luci della ribalta e dietro le quinte.

La torre elevada narra la increíble historia de varios hombres cuyos destinos se entrecruzan y confluyen de forma dramática el 11 de septiembre de 2001. Con una precisión poco común, sustentada en más de quinientas entrevistas realizadas a lo largo de cinco años, nos describe el auge del fundamentalismo islámico, la creación de al-Qaeda y los errores cometidos por los confiados servicios de inteligencia que culminaron en el atentado de las Torres Gemelas.

In meiner Familie gibt es ein Geheimnis. Niemand hat darüber gesprochen, als ich im Kärnten der Neunzigerjahre aufgewachsen bin – und doch war es immer irgendwie präsent. Dieses Geheimnis ist die slowenische Sprache, die im Dorf meiner Großeltern bis vor wenigen Generationen noch alle gesprochen haben und von der heute kaum mehr jemand etwas wissen mag. Denn hinter diesem Geheimnis verbirgt sich eine schmerzhafte Geschichte der Verfolgung, Vertreibung und der sturen, unnachgiebigen Assimilation. Ich hatte irgendwann genug davon.

La crónica imprescindible de Jesús Ceberio sobre un momento decisivo en la historia reciente de España: los atentados del 11-M. Un testimonio estremecedor en torno a la famosa llamada de Aznar a los periódicos.

On 24 February 2022, Russia invaded Ukraine. Since that day, prize-winning independent journalist Katerina Gordeeva has travelled to refugee centres across Europe to record the human voice and cost of war. Take My Grief Away reveals twenty-four raw, heartbreaking first-person accounts from people united in grief and their first-hand experiences of the brutality and senselessness of war. These twenty-four voices will transform what you think you know about war, grief and human nature.