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  • Sergio Gerasi, dal sogno al successo nel fumetto
    Sep 10 2025
    Dalle prime letture da ragazzino fino a Dylan Dog, il fumettista milanese racconta il suo percorso tra passione, incontri decisivi e consigli ai giovani che vogliono intraprendere la strada del disegno

    Parlare con Sergio Gerasi significa entrare nel cuore del fumetto italiano contemporaneo. Disegnatore e autore apprezzato, ha collaborato con Sergio Bonelli Editore firmando albi storici di Dylan Dog. Un percorso lungo e ricco di soddisfazioni, nato dalla passione per le storie e i disegni sin da bambino, quando il suo passatempo preferito era dare vita a mondi di carta.

    Gerasi racconta che nonostante studi non sempre legati all’arte, il fumetto non lo ha mai abbandonato. Ha iniziato il suo percorso senza i mezzi digitali di oggi: portando i disegni alle fiere, mostrando i lavori direttamente agli editor e sperando in un’occasione. A soli 21 anni pubblica la sua prima storia, e da quel momento la sua carriera non si è più fermata.

    Gli incontri che cambiano la vita

    Nel suo cammino, Gerasi riconosce l’importanza di alcuni maestri e colleghi. Da Cavazzano a Silver, fino ai disegnatori della prima generazione di Dylan Dog, ogni autore lo ha influenzato in modo diverso, secondo le età e i gusti del momento. Decisivo è stato l’incontro con Ade Capone, storico editor di Star Comics, che gli ha permesso di esordire e trasformare una passione in un mestiere.

    Un altro punto di svolta è arrivato con l’ingresso in Sergio Bonelli Editore, dopo dieci anni di lavoro intenso in Star Comics. Il primo albo di Dylan Dog rimane per lui un ricordo indelebile, simbolo di un traguardo raggiunto e di nuove sfide artistiche.

    Tra Dylan Dog e nuovi progetti

    Oggi Gerasi continua a disegnare storie che appassionano i lettori. È impegnato nei preparativi per il quarantesimo anniversario di Dylan Dog, che cadrà nel 2026, un evento atteso da migliaia di fan. Accanto a questo progetto, sta lavorando a un’altra iniziativa importante ancora top secret, che promette di sorprendere il pubblico.

    Il fumettista sottolinea quanto questo lavoro sia affascinante ma impegnativo. Ogni pagina richiede ore di dedizione, disegno e riscrittura, pur sapendo che sarà letta in pochi minuti. Una fatica “novecentesca”, dice Gerasi, che oggi contrasta con la velocità del mondo digitale.

    I consigli ai giovani

    Dalla sua esperienza arriva anche un messaggio diretto ai ragazzi che sognano di diventare fumettisti. «Non abbiate paura di sbagliare», afferma. L’errore è parte fondamentale del percorso creativo, serve a crescere e a migliorare. Cancellare sempre significa rinunciare a quell’imperfezione che può diventare forza e originalità.

    Con la sua voce pacata ma appassionata, Sergio Gerasi ricorda a tutti che il fumetto non è solo un mestiere, ma un modo di raccontare il mondo senza limiti di budget o immaginazione.

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    14 mins
  • Nicola Carrus, in arte Apathico: la voce delle emozioni tra pop e rap melodico
    Sep 5 2025
    Da bambino prodigio nel cinema a cantautore, Nicola Carrus svela il suo percorso artistico, l'origine del nome "Apathico" e come l'arte sia diventata il suo potente mezzo espressivo.

    Nicola Carrus, noto come Apathico, è un talentuoso artista diciassettenne di Cabras, studente all'Istituto Turistico Sportivo Lorenzo Mossa di Oristano. L'inclinazione di Nicola Carrus verso il mondo artistico si manifestò precocemente, già all'età di soli 4 anni, e fu grazie alla profonda passione della madre per la recitazione che questo percorso ebbe inizio. Fu infatti sua madre a proporgli di fare una "piccola prova" per vedere se il mondo del cinema potesse interessargli. Quel primo approccio si rivelò un momento rivelatore per il piccolo Nicola: dopo aver provato, si innamorò immediatamente di questa espressione artistica e decise di intraprendere questa strada.

    Questo precoce inizio lo ha portato a recitare in film significativi come "Figlia mia" e "Il Vangelo secondo Maria", oltre a partecipare a diversi cortometraggi. La scintilla accesa dalla madre non solo ha dato il via alla sua carriera di attore, ma ha anche aperto la porta a una più ampia esplorazione artistica, portandolo a formarsi anche nel canto e nella danza, e persino a condurre eventi.

    Il nome d'arte "Apathico" deriva dalla sua difficoltà a esprimere le emozioni apertamente, anche di fronte a belle notizie. Fu sua madre a definirlo "apatico", e lui trovò il nome particolarmente adatto per la sua identità artistica. Il canto, in particolare, gli permette di esprimere pienamente se stesso, mentre la recitazione gli offre un'altra via per manifestare sentimenti, interpretando personaggi diversi.

    Un percorso artistico poliedrico: dalle scene ai palchi

    Nel 2025 Apathico ha debuttato discograficamente con i singoli "Solo tu", "L'umor nero" e "Ade", pubblicati da Greylights Records e Visory Record.s La sua musica, che si muove tra pop e rap melodico, narra esperienze personali e emozioni profonde. Il brano "L'umor nero" è particolarmente toccante, affrontando la perdita di una persona cara. La sua scrittura, durata circa un mese, è stata impegnativa, portandolo ad alleggerire alcune parti troppo intense per sé e per l'ascolto della sua famiglia.

    Diversamente, "Solo tu" non è una storia vera personale, ma un racconto ispirato a esperienze di vita comuni e universali. Dopo "Ade", l'ultimo singolo già pubblicato, l'artista ci informa dei nuovi progetti in cantiere. La prossima uscita sarà una canzone più pop e ritmata, dal sapore estivo. Sta anche componendo un brano su una "storia d'amore burrascosa" di un amico, confermando il suo impegno costante nella creazione musicale.

    Novità e sfide: l'arte come riscatto

    Il percorso di Nicola Carrus non è stato senza sfide. Le esperienze di bullismo subite durante le scuole medie lo hanno segnato profondamente, facendolo talvolta dubitare del suo cammino. Tuttavia, queste difficoltà sono diventate una spinta per la sua arte, offrendogli un canale per esprimere ciò che non riusciva a dire direttamente. I genitori lo hanno sempre supportato incondizionatamente, benché la sua natura "apatica" a volte celasse le sue lotte interiori. La storia di Nicola è un potente messaggio di resilienza, mostrando come l'arte possa essere un rifugio e un mezzo efficace per superare le avversità.

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    8 mins
  • Su Coru Si Solidarizara: Sport, Beneficenza e Spettacolo al Palacus
    Sep 1 2025
    Sabato 31 agosto, il Palacus di Cagliari ha ospitato la prima edizione di Su Coru Si Solidarizara, una giornata speciale che ha unito sport e beneficenza in un clima di festa e partecipazione. Al Palacus L’iniziativa, nata con lo scopo di raccogliere fondi per tre associazioni impegnate nel sociale, ha visto la presenza di ex calciatori del Cagliari, influencer, cantanti e tantissimi spettatori accorsi per sostenere la causa. Il ricavato dell’evento sarà devoluto a tre realtà attive nel volontariato: Amici del Branco e degli Stortini, che si occupa della cura e dell’adozione di animali disabili o in difficoltà; Charlie Brown, associazione che realizza i desideri dei pazienti oncologici, offrendo supporti concreti come l’Armadio del Sorriso e parrucche; e infine Emergency, che utilizzerà i fondi raccolti per supportare un ospedale a Gaza, in una situazione di emergenza umanitaria. Sport e intrattenimento: il cuore dell’evento Il campo del Palacus è stato il palcoscenico di un quadrangolare di calcio a 5 molto combattuto e ricco di emozioni. Le quattro squadre – bianca, rossa, nera e blu – erano capitanate da volti noti del Cagliari Calcio: Marco Sau, Andrea Cossu, Marco Mancosu e Pisano. A curare la telecronaca della giornata è stato Vittorio Sanna, storica voce del Cagliari Calcio, con il supporto tecnico di Unica Radio, Eja TV e Radio Supersound. Un’organizzazione impeccabile che ha valorizzato ogni momento della manifestazione. Le partite: un racconto ricco di emozioni I protagonisti in campo: le formazioni delle quattro squadre Squadra Rossa, capitanata da Pisano, ha potuto contare su una formazione composta da Il Maestro tra i pali, affiancato da Contu, LordJey, Diem, Unto, Espa, Stuart Arrodu, Miga, Marcello Mancosu, Sensei e Ale Diablo. La Squadra Bianca, guidata da Marco Sau, ha risposto con Fruit Giuse in porta, insieme a Zeep, Matteo Bruni, Ero Caddeo, Rolly, Gavio, Cristino, Roxx, Iuser e Calafiura. La Squadra Blu, con Andrea Cossu alla guida, tra i pali ancora Fruit Giuse, Sa Leggenda, Moska, Treno, Vintage, Bartolini, Uselinho, Manu Invisibile e Fema. Squadra Nera, capitanata da Marco Mancosu, Frenk in porta, Kry, Calcio Emotivo, Samu, Zorcollo, Deligia, Basciu, Brick, Sitzi e Langella. Prima semifinale: Squadra Bianca vs Squadra Rossa Il primo incontro ha messo di fronte la squadra bianca di Marco Sau e la squadra rossa di Pisano. Il match si è acceso fin dai primi minuti, con Ero Caddeo che ha portato in vantaggio i bianchi, sfruttando un errore difensivo. La risposta dei rossi non si è fatta attendere: Miga ha raccolto un perfetto assist dalla fascia destra di Unto e ha appoggiato in rete il gol del pareggio. La squadra rossa ha poi trovato il vantaggio grazie a Marcello Mancosu, ma i bianchi sono riusciti a reagire prontamente. Calafiura, su tacco illuminante di Iuser, ha riportato il punteggio sul 2-2. Poco prima dell’intervallo, Mancosu e Contu hanno costruito una splendida azione: tunnel, scambio stretto e assist per Mancosu che segna il momentaneo 3-2. Nella ripresa, la squadra bianca è entrata in campo con determinazione. Marco Sau ha servito un perfetto pallone a Ero Caddeo che non ha sbagliato: 3-3. I bianchi hanno poi preso il largo con un’azione corale conclusa da Sau, che ha finalizzato dopo un doppio scambio con Caddeo. Il 5-3 è arrivato grazie a Iuser, bravo a sfruttare l’assist di Sau e mettere il pallone in rete con freddezza. I rossi hanno provato a riaprire l’incontro con un bel gol ancora di Mancosu, ma nel finale Sau ha chiuso la partita con la sua doppietta, portando i bianchi alla vittoria con il punteggio finale di 6-4. Seconda semifinale: Squadra Blu vs Squadra Nera Nel secondo match si sono affrontate la squadra blu capitanata da Andrea Cossu e la squadra nera guidata da Marco Mancosu. La partita è iniziata con grande equilibrio. Il primo tempo si è sbloccato grazie a una brillante giocata di Cossu che, dopo essersi allungato il pallone, ha servito Bartolini per il più facile dei gol: 1-0 per i blu. Nel secondo tempo la reazione dei neri è stata immediata. Mancosu, con una potente conclusione al volo, ha trafitto Fruit Giuse e pareggiato i conti. Poco dopo, Uselinho ha approfittato di un errore difensivo per riportare avanti i blu, ma la squadra nera ha risposto con decisione. Zorcolo ha firmato il 2-2 su assist di Mancosu, e poco dopo è stato Calcio Emotivo a finalizzare un’azione spettacolare ancora su assist del capitano, portando il punteggio sul 3-2. I neri, in pieno controllo, hanno allungato con Basciu, che ha calciato forte sul portiere trovando il gol del definitivo 4-2. Con questa vittoria, la squadra nera ha raggiunto la finale. La finale: Squadra Bianca vs Squadra Nera L’ultimo atto del torneo ha visto affrontarsi le squadre capitanate da Marco Sau e Marco Mancosu. Il primo tempo è stato molto equilibrato, con entrambe le squadre attente in difesa. Il primo squillo è arrivato dalla squadra nera con Kry ...
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    2 hrs and 41 mins
  • Giulia Anania a Cagliari: la forza dell’amore come linguaggio universale
    Sep 1 2025
    Giulia Anania racconta a Cagliari la sua arte poliedrica tra musica, poesia e illustrazione, mostrando come l’amore diventa strumento di espressione, libertà e partecipazione culturale attiva per tutti.

    Unica Radio ospita Giulia Anania, artista poliedrica e provocatrice culturale, autrice di brani per grandi nomi della musica italiana e protagonista di un percorso creativo che abbraccia musica, poesia e illustrazione. La sua nuova opera, Rotaje, un graphic poem di forte impatto emotivo, sarà presentata al Ficco d’India di Cagliari nell’ambito dell’evento Lesbicis 2025, dal 28 al 31 agosto, occasione di confronto, inclusività e cultura.

    Durante l’intervista, Giulia ha raccontato il suo approccio ai diversi linguaggi artistici: «Scrivere una canzone, una poesia o un libro è, per me, molto simile. Ogni forma mi permette di esprimere l’amore nelle sue mille sfumature, creando connessioni profonde con chi ascolta o legge». La parola “accollo”, presente nella sua poetica, simboleggia proprio la capacità di prendersi cura e responsabilità dei sentimenti altrui, un concetto universale che attraversa tutta la sua produzione artistica.

    Il graphic poem Rotaje nasce dall’urgenza di raccontare l’umanità attraverso immagini e parole: un’esperienza visiva e narrativa che amplifica la libertà creativa rispetto a un romanzo tradizionale. Giulia spiega come il disegno, praticato fin dall’infanzia, sia diventato strumento per affrontare momenti difficili e trasformare emozioni personali in arte condivisa. Rotaje racconta un amore che si svolge tra autobus e spazi urbani, con l’obiettivo di riflettere sull’umanità e sulla bellezza nascosta nei gesti quotidiani.

    Parallelamente, il suo album Come Loro rappresenta il primo esempio di urban pop italiano, una miscela di esperienze personali e collaborazioni con artisti emergenti e consolidati. Giulia sottolinea come la produzione musicale le permetta di mantenere la propria voce artistica, pur confrontandosi con progetti sociali e collaborazioni con altri interpreti. La sua attività dimostra che è possibile conciliare visione creativa e impegno sociale, creando opere che parlano a un pubblico ampio senza perdere autenticità.

    La relazione con il contesto culturale italiano resta centrale nel lavoro di Giulia. La sua scelta di partecipare a eventi come Lesbicis e di coinvolgersi in progetti di musica, poesia e illustrazione nasce dalla volontà di promuovere dibattito, inclusione e partecipazione: «Se in una piazza accade qualcosa che possa emozionare, divertire o far riflettere, quella piazza vive davvero».

    Il pubblico di Cagliari potrà sperimentare dal vivo l’arte di Giulia stasera alle 18.30 al Ficco d’India, un incontro che promette emozioni, poesia e musica in un contesto di condivisione autentica e partecipazione collettiva.

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    13 mins
  • Alessia Dulbecco a Cagliari con “Il piacere sovversivo”, tra educazione, desiderio e libertà
    Aug 31 2025
    La pedagogista e consulente Alessia Dulbecco presenta a Cagliari il libro "Il piacere sovversivo", un’opera che intreccia storia, educazione e politica del corpo, all’interno dell’evento Lesbeach 2025.

    Durante LesBeach 2025, in corso a Cagliari dal 28 al 31 agosto, la pedagogista e consulente Alessia Dulbecco ha presentato Il piacere sovversivo. Breve storia della masturbazione, un libro che affronta il rapporto tra corpo, piacere e libertà. L’opera nasce come ampliamento di un articolo pubblicato su una rivista culturale e si trasforma in un testo che scardina tabù antichi, mettendo in luce come l’educazione, la società e le istituzioni abbiano storicamente condizionato la percezione del piacere.

    Con un approccio accessibile, l’autrice racconta come miti e pregiudizi, come quello secondo cui la masturbazione danneggerebbe la vista, abbiano radici nel Settecento ma siano sopravvissuti nel tempo, influenzando generazioni intere. Il libro si propone come strumento educativo e politico, capace di stimolare nuove riflessioni sul rapporto con il corpo e sulla possibilità di vivere il piacere come parte integrante della libertà individuale.

    Dal tabù alla pedagogia: il piacere come strumento di emancipazione

    Secondo Alessia Dulbecco, affrontare la sessualità in chiave educativa significa restituire dignità a un aspetto della vita troppo spesso relegato ai margini. La cultura della performance, che privilegia produttività e razionalità, ha infatti contribuito a mettere in secondo piano la dimensione corporea e affettiva. Questo silenzio educativo ha avuto conseguenze importanti, in particolare sul concetto di consenso, che richiede un vero e proprio processo di apprendimento sociale.

    Il piacere, sostiene l’autrice, non deve essere interpretato come un rischio o una deviazione, ma come una risorsa per comprendere se stessi e costruire relazioni sane. Parlare di piacere oggi significa rompere con l’idea che il corpo sia un terreno da disciplinare e restituirgli invece valore come luogo di ascolto, desiderio e libertà.

    Un messaggio alle nuove generazioni e un invito al dialogo

    Il libro di Dulbecco guarda anche alle nuove generazioni, considerate più consapevoli e meno inclini a ripetere i modelli educativi repressivi del passato. La pedagogista incoraggia i giovani a fidarsi della propria sensibilità, senza lasciarsi schiacciare dalle logiche adulte fondate sulla produttività e sulla paura del corpo.

    L’esperienza di Dulbecco nei centri antiviolenza e nel lavoro pedagogico ha influenzato profondamente la sua scrittura, trasformando Il piacere sovversivo in uno strumento di riflessione collettiva. Non a caso, la sua presentazione a Cagliari ha assunto i toni di un dialogo aperto, più che di una semplice esposizione, con l’obiettivo di stimolare il confronto e arricchire il pubblico attraverso lo scambio di idee e prospettive.

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    13 mins
  • Yoko Yamada porta la sua comicità a LesBeach 2025 tra ironia, introspezione e inclusione
    Aug 30 2025
    Yoko Yamada racconta la sua comicità nata dall’incontro tra culture diverse. Dai premi ricevuti ai nuovi spettacoli, fino alla partecipazione a eventi inclusivi come LesBeach 2025 a Cagliari.

    Yoko Yamada rappresentava una delle voci più sorprendenti della stand up comedy italiana. Nata a Brescia nel 1993 da madre italiana e padre giapponese, ha iniziato il suo percorso nel 2017 e in pochi anni ha conquistato pubblico e critica. Nel 2023 riceveva il premio al Festival della Satira di Forte dei Marmi, un riconoscimento che confermava la sua crescita artistica. La sua comicità nasceva inizialmente dall’incontro tra due mondi culturali molto diversi, con storie familiari che diventavano materia comica. Negli ultimi anni però Yoko stava virando verso una comicità più introspettiva, capace di scavare nei temi personali e universali con leggerezza e profondità.

    Nei suoi primi spettacoli, come Pizza sul gelato, Yoko affrontava argomenti complessi come la malattia, il coming out e le crisi esistenziali, riuscendo sempre a trasformarli in un’occasione di risata condivisa. Il coraggio di raccontarsi sul palco veniva bilanciato da un’ironia naturale, che le permetteva di affrontare paure e fragilità senza perdere la leggerezza. Per Yoko, far ridere significava ridimensionare le ansie quotidiane, trasformando ogni esperienza in un’occasione di riflessione collettiva.

    Premi, tour e nuovi progetti per una carriera in crescita

    Il 2024 segnava un’altra tappa importante: la finale di Italia’s Got Talent su Disney+, che la portava sotto i riflettori nazionali. L’artista non nascondeva l’emozione e l’insicurezza tipica della sindrome dell’impostore, ma l’affetto del pubblico le dava conferma del suo talento. L’anno vedeva anche un successo di pubblico con oltre cinquanta date del suo show Mary Poppins e i doni della morte, spettacolo in cui giocava con il contrasto tra leggerezza e oscurità, tra fantasia e paura.

    Il futuro di Yoko si arricchiva di nuove sfide. Dal 28 novembre 2025 partirà il suo tour Stellina Shintillina, atteso in diverse città italiane, con uno sguardo ancora più profondo sull’introspezione personale. Allo stesso tempo, la comica manifestava il desiderio di avvicinarsi al mondo della recitazione, sia teatrale che cinematografica, per esplorare anche ruoli drammatici. Una scelta che dimostrava la volontà di ampliare il proprio linguaggio espressivo oltre la comicità.

    Partecipazione a LesBeach 2025 e comicità come inclusione

    In questi giorni Yoko Yamada è protagonista anche di LesBeach 2025, evento che si svolge a Cagliari dal 28 al 31 agosto negli spazi del Fico d’India. La sua partecipazione porta in scena non solo comicità, ma anche riflessioni sui temi dell’inclusione e dell’identità. Lo spettacolo previsto il 30 agosto alle 23:15 promette di lasciare il pubblico con più domande che risposte, perché per Yoko l’ironia è anche uno strumento per stimolare pensiero critico e confronto.

    Il percorso di Yoko Yamada si inserisce così nel panorama della comicità femminile italiana come un esempio di originalità e coraggio, capace di unire intimità, satira e leggerezza. Un’artista che non teme di raccontarsi e di trasformare il palcoscenico in uno spazio di condivisione autentica.

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    8 mins
  • Informalmente edizione del 28 agosto 2025
    Aug 28 2025

    Con uno sguardo attento al mondo accademico e uno stile diretto, il podcast “Informalmente” è un punto di riferimento per chi vive l’università non solo come percorso di studio. È anche un’occasione di crescita culturale e personale. Il notiziario, curato e prodotto da Unica Radio, parla agli studenti e alle studentesse con un linguaggio semplice e diretto. Racconta bandi, progetti e opportunità in modo chiaro e dinamico. In questa edizione del 28 agosto 2025 si parla di ricerca scientifica, innovazione e sport.

    In questa edizione

    Le notizie di oggi mettono la Sardegna al centro della scienza. Si parla dell’evento “Verso Einstein Telescope”, delle novità nel Piano strategico 2022-2027 dell’Università di Cagliari e della quarta edizione di USSIC 2025, dove sport e ricerca si incontrano.

    Verso Einstein Telescope, Sardegna al centro della ricerca

    Cagliari ha ospitato l’evento “Verso Einstein Telescope: i risultati di TeRABIT e ETIC”. L’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni come INAF, INGV, OGS e il consorzio GARR. Sono stati presentati i risultati dei progetti TeRABIT ed ETIC. Grazie ai fondi del PNRR, la Sardegna si sta trasformando in un polo di ricerca scientifica e innovazione. Questo percorso rafforza la candidatura italiana a ospitare il futuro Einstein Telescope per lo studio delle onde gravitazionali.

    Nuovo Piano strategico per l’Università di Cagliari

    L’Ateneo di Cagliari aggiorna il proprio Piano strategico 2022-2027 con un sistema di qualità più solido e un piano di comunicazione più efficace. Tra le novità spicca la progettazione di cinque nuovi corsi di laurea e magistrale. Potranno partire dall’anno accademico 2026/2027. Obiettivo: migliorare la didattica e rendere l’università più competitiva a livello nazionale e internazionale.

    USSIC 2025, scienza e sport insieme

    Si è chiusa con successo la quarta edizione di USSIC 2025 – Unica Sport Science International Conference, che ha portato in Sardegna ricercatori da 11 Paesi. L’evento, organizzato da Filippo Tocco e Myosotis Massidda, ha offerto simposi internazionali, premiazioni ai giovani ricercatori e attività pratiche. Tra queste anche gare di orienteering e visite alle accademie sportive. Il prossimo appuntamento è nel 2026 e sarà dedicato all’esercizio fisico come prevenzione e terapia.

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    5 mins
  • Salute mentale e adolescenza: il ruolo della scuola e del digitale nella crescita dei giovani
    Aug 28 2025
    Approfondimento su come insegnanti, psicologi e famiglie possono affrontare le sfide emotive e sociali degli adolescenti, favorendo ambienti sicuri e stimolanti per il loro sviluppo personale e digitale.

    Le scuole rappresentano oggi il cuore pulsante per la crescita dei giovani, ma spesso si trovano a fronteggiare sfide legate alla salute mentale e alle dinamiche emotive degli studenti. Il progetto Make It Thrive, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di Erasmus+, ha l’obiettivo di offrire strumenti pratici a insegnanti, psicologi e operatori educativi per colmare il divario tra i bisogni degli adolescenti e le competenze del personale scolastico.

    Il progetto coinvolge diverse scuole in Sardegna e partner internazionali provenienti da Grecia e Portogallo. Attraverso ricerche approfondite, questionari e focus group con studenti tra i 13 e i 17 anni, sono state identificate dieci problematiche principali che incidono sul benessere dei giovani: disturbi alimentari, bullismo e cyberbullismo, autolesionismo, ansia e altre difficoltà emotive. La fase successiva ha permesso di sviluppare strumenti educativi mirati per affrontare queste sfide in maniera efficace, rendendo il percorso scolastico più sereno e consapevole.

    Ansia e linguaggio emotivo: come dare parole ai sentimenti dei ragazzi

    Uno degli aspetti centrali emersi è la gestione dell’ansia. Molti adolescenti non hanno ancora sviluppato un vocabolario emotivo adeguato, rendendo difficile comprendere e comunicare i propri stati d’animo. L’educatore e psicologo Paolo Schetter sottolinea l’importanza di insegnare ai ragazzi a riconoscere le emozioni di base e a dare loro un nome. Questo approccio aiuta non solo a gestire situazioni lievi di ansia, ma anche a prevenire problemi più profondi, creando una cultura della consapevolezza emotiva all’interno della scuola.

    Creare ambienti sicuri e non giudicanti è fondamentale: quando uno studente si sente accettato e ascoltato, può esprimere liberamente le proprie emozioni, raccontare frustrazioni o gioie, e affrontare gli errori come opportunità di apprendimento. La sfida principale per insegnanti e genitori consiste nel favorire la tolleranza, la pazienza e la capacità di accogliere le imperfezioni, elementi essenziali per una crescita equilibrata.

    Il digitale come strumento di consapevolezza e pensiero critico

    L’influenza del mondo digitale sulla vita degli adolescenti è enorme. Se da un lato offre opportunità educative senza precedenti, dall’altro crea bolle di informazione e rischi di isolamento. L’obiettivo non è vietare l’uso della tecnologia, ma educare al pensiero critico, stimolando la curiosità, la lettura, l’arte e la musica. Paesi come l’Estonia hanno introdotto l’intelligenza artificiale nelle scuole primarie e secondarie per insegnare un utilizzo consapevole e attivo del digitale, stimolando riflessioni critiche e la capacità di analizzare informazioni diverse.

    Educare i ragazzi a riflettere, interrogarsi e comprendere il mondo digitale rappresenta una priorità per la formazione di cittadini consapevoli. Come ricordano gli esperti, questo percorso richiede anche che gli adulti imparino a sviluppare la propria capacità di osservazione, ascolto e comprensione, diventando modelli di pensiero critico e gestione emotiva.

    Il progetto Make It Thrive rappresenta dunque un laboratorio di innovazione educativa, in cui salute mentale, strumenti digitali e formazione emotiva si intrecciano per costruire scuole più inclusive, consapevoli e capaci di accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita.

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    16 mins