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MemorizzArte

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By: Daniele Vinci
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Ogni giovedì, il podcast "MemorizzArte" offre un viaggio nell'arte della memoria e nelle mnemotecniche, con interviste e approfondimenti . È un percorso condiviso per conoscere e praticare l'antica arte delle tecniche di memoria ma anche e soprattutto per scoprire o riscoprire le particolarità straordinarie della memoria di ciascuno di noi. Io sono Daniele Vinci, da diversi anni guido Laboratori sull'Arte della Memoria. Da questa esperienza è nato il testo "Dieci passi nel Palazzo della Memoria. Guida alle mnemotecniche" (2023).Daniele Vinci Personal Development Personal Success
Episodes
  • #56 L'errore comune nel migliorare la memoria
    Mar 22 2025

    Quando cerchiamo di migliorare la nostra memoria, spesso commettiamo un errore comune: pensiamo che la memoria sia una capacità che possiamo sviluppare in modo indifferenziato. È un po' come voler migliorare in cucina senza specificare cosa vogliamo cucinare meglio. Per ottenere risultati concreti, bisogna fissare obiettivi precisi. Un esempio interessante viene dalla memoria degli scacchisti. Un esperimento ha mostrato che i maestri ricordano bene le scacchiere se i pezzi sono disposti in modo logico, come durante una partita. Ma quando la disposizione è casuale, anche gli esperti fanno fatica a ricordare. Questo dimostra che la memoria si sviluppa attraverso obiettivi specifici, come ricordare numeri, date o nomi, non in modo vago. Quindi, se vogliamo migliorare la nostra memoria, dobbiamo focalizzarci negli obiettivi precisi e delimitati che affrontiamo in questi episodi.

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    8 mins
  • #55 Intervista al campione Luca Moroni: scacchi e memoria
    Mar 22 2025

    Il tre volte campione italiano di scacchi, Luca Moroni, racconta il ruolo fondamentale della memoria nel suo gioco. Più che ricordare singole mosse, gli scacchisti sviluppano la capacità di visualizzare le posizioni sulla scacchiera, un’abilità che spesso si riflette anche nella vita quotidiana, aiutandoli a riconoscere volti e luoghi. Tuttavia, come tutti, anche lui non è immune da qualche dimenticanza.Un esperimento dimostra che la memoria degli scacchisti è eccezionale solo quando i pezzi sono disposti secondo schemi logici: se la scacchiera è casuale, la loro memoria è simile a quella di un principiante. Questo conferma che la loro forza risiede nel riconoscimento dei pattern, non in una memoria sovrumana.Luca spiega che immagina la scacchiera in 2D nella sua mente, ma in partita può avere difficoltà nel passaggio al 3D, motivo per cui i professionisti si allenano con scacchiere fisiche. Durante le partite, la concentrazione è totale: vede i movimenti dei pezzi più che le loro posizioni iniziali, immergendosi nei calcoli per anticipare il gioco dell’avversario.Oltre alla memoria, negli scacchi contano lo studio, l’analisi delle proprie partite e la gestione dell’errore. Un brutto errore può compromettere tutto, quindi è essenziale non farsi sopraffare dai pensieri negativi. Anche la resistenza fisica ha il suo ruolo: non servono muscoli, ma energia mentale per mantenere la lucidità nelle partite più lunghe.Infine, Luca riconosce che intuizione e creatività sono ciò che distingue i campioni, in un mondo dove i computer stanno ridefinendo il gioco con nuovi schemi. Con entusiasmo, parla dei suoi nuovi progetti, come lezioni private e un canale YouTube, dove condivide la sua esperienza e il suo amore per gli scacchi.Ecco il canale YouTube di Luca Moronihttps://youtube.com/@gm_moro?si=Dd8HaNXSJ5qMTsIq

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    41 mins
  • #54 Memorizziamo L'infinito di Giacomo Leopardi (con parafrasi e commento))
    Mar 22 2025

    Sempre caro mi fu quest’ermo colle,E questa siepe, che da tanta parteDell’ultimo orizzonte il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, interminatiSpazi* di là da quella, e sovrumaniSilenzi, e profondissima quieteIo nel pensier mi fingo; ove per pocoIl cor non si spaura. E come il ventoOdo stormir tra queste piante, io quelloInfinito silenzio a questa voceVo comparando: e mi sovvien l’eterno,E le morte stagioni, e la presenteE viva, e il suon di lei. Così tra questaImmensità** s’annega il pensier mio:E il naufragar m’è dolce in questo mare.Intraprendiamo insieme un viaggio per memorizzare la celebre poesia L'Infinito di Giacomo Leopardi. Usiamo le mnemotecniche che ci aiutano a suddividere il testo in "unità" più semplici da memorizzare, piuttosto che imparare la poesia verso per verso. L'idea centrale è quella di applicare il principio del "divide et impera", dividendo la poesia in cinque parti (qui sotto c'è l'intero testo).Ogni unità viene analizzata non solo nel suo contenuto verbale, ma anche attraverso l’uso dei sensi e delle emozioni per renderla più vivida e memorabile. Ci concentriamo su immagini contrastanti e potenti, come il colle e la siepe, il vento e il silenzio, la morte e la vita, per attivare la nostra immaginazione e migliorare la memorizzazione. Inoltre, l'uso della voce è fondamentale: pronunciare ad alta voce, registrare e riascoltare le nostre recitazioni diventa un potente alleato per fissare la poesia nella memoria.Ricordiamo che memorizzare una poesia non è solo un esercizio mnemonico, ma anche un'opportunità per allenare la mente e affinare la nostra capacità di precisione e concentrazione. Ci focalizziamo in particolare sugli inizi delle singole unità per facilitarne il richiamo, creando un acronimo come "sempre ma comico" per ricordare l'ordine delle cinque parti.In definitiva, attraverso la memoria e la voce, siamo invitati a vivere L’Infinito non solo come un testo da imparare, ma come un’esperienza sensoriale ed emotiva che ci arricchisce interiormente.

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    21 mins
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