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Dalla scelta sbagliata dei collaboratori a quella errata del consulente a cui affidarsi, dai conflitti con i soci agli abbagli presi nelle decisioni strategiche e commerciali dell’azienda. Baldassare Pipitone, l’autore di questo libro, nella sua trentennale esperienza di imprenditore, ha vissuto davvero tutte le situazioni problematiche che un’azienda e un manager possono vivere. È caduto, ma soprattutto si è rialzato tante volte, più forte di prima, perché sbagliando si impara ed un errore è veramente tale solo se non insegna nulla.

Come le persone, le imprese hanno dei cicli di vita, ognuno con peculiari esigenze e problematiche: nascono, crescono, maturano e, se non si sta attenti, invecchiano e muoiono. Ma, a differenza di quanto accade alle persone, per le aziende la vecchiaia e la morte sono evitabili. In questo audio libro Claudio Belotti insegna a riconoscere i cicli di vita aziendali, ad individuare in quale stadio si trova la nostra impresa, quali problemi sono “normali” o meno e quali vanno immediatamente risolti prima di diventare “cronici”.

Questo libro è scritto per gli imprenditori, i manager, i genitori con tanti figli, e tutte le persone indaffarate. Persone pratiche e concrete, alle quali piace avere di più e crescere, che non hanno molto tempo da perdere. Io non riesco a leggere un libro se non mi sarà utile a qualcosa. Ho scritto questo libro innanzitutto per me, come vorrei che fosse scritto un manuale. Ha senso leggere questo libro perché non si può crescere senza delegare e senza una strategia di time management.

All’inizio della mia carriera, in azienda facevo tutto io. Non mi dimenticherò mai di quando registravo i freni a tamburo, o cambiavo le pastiglie del camion, di quando lavoravo venti ore al giorno, di quando sistemavo il magazzino e caricavo e scaricavo le merci dal camion. La mia vita era solo lavoro. Non dormivo, non mi prendevo cura di me, non mi divertivo, non mi fidavo delle persone. Ero cattivo con me stesso e con i miei collaboratori. Ogni cosa mi faceva saltare i nervi e questo per molto tempo ha rischiato di mettere a repentaglio anche il rapporto con la mia famiglia.