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Rina lavora nel settore della pornografia, per cui dovrebbe essere la persona perfetta a cui rivolgersi se si hanno domande in fatto di orgasmi. Eppure, non sa dare una risposta chiara quando il suo amico le chiede cosa può fare per procurare orgasmi multipli alle sue partner sessuali. Ma poi Rina ha un'idea. Invita a un brunch tre donne conosciute online per parlarne con loro. Sono donne che da molto tempo scrivono di sesso e hanno un approccio disinvolto al riguardo. L'incontro si trasforma in una giornata piena di malizia ed edonismo.

Lisa ne ha abbastanza della vita che conduce nella piccola città di provincia Skive e decide di cercare lavoro come ballerina in un night club di Copenaghen. Il colloquio va bene e piena di sogni e di aspettative, si accinge a esplorare la città. Ha previsto di prendere un treno serale per tornare a casa nello Jutland, ma non lo farà perché prima ancora che possa rendersene conto, le viene offerto tutto ciò che il suo cuore potrebbe desiderare... Terne Terkildsen è un'autrice di narrativa erotica. "Copenaghen da sogno" è il suo primo racconto breve.

""Sei pronto?" Mi chiedi, in un tono di voce molto più delicato e quel sorriso che conosco bene. Ti volti e ti passi le mani sulle natiche. Non posso fare a meno di toccarmi. Ti giri di nuovo e spingi in avanti le parti basse, poi ti apri il body con gesti teatrali. Lo tiri un po' su lasciandomi intravvedere la tua fichetta ben depilata. Estendo la mano per toccarti, ma tu me la allontani con uno schiaffo. Sali sopra di me, ti lecchi l'indice, il medio e l'anulare, poi allunghi le dita per toccarti tra le gambe, dove ci sei tu, dove adesso ci sono anche io. Poi ti siedi."

Rina lavora nel settore della pornografia, per cui dovrebbe essere la persona perfetta a cui rivolgersi se si hanno domande in fatto di orgasmi. Eppure, non sa dare una risposta chiara quando il suo amico le chiede cosa può fare per procurare orgasmi multipli alle sue partner sessuali. Ma poi Rina ha un'idea. Invita a un brunch tre donne conosciute online per parlarne con loro. Sono donne che da molto tempo scrivono di sesso e hanno un approccio disinvolto al riguardo.

Un tempo era eccitante infilarsi di soppiatto nel bagno dell'ufficio per fare sesso col suo collega avvocato, senza che gli altri dello studio se ne accorgessero. Tuttavia l'eccitazione è presto svanita - così come la sua passione per lui. Ma quando lei spontaneamente prenota una fuga per il fine settimana a Barcellona, alloggiando nell'appartamento di una coppia lesbica, improvvisamente i suoi desideri tornano in tutto il loro splendore... Questo racconto è pubblicato in collaborazione con la produttrice cinematografica svedese Erika Lust.

Un tempo Anya era una a cui piaceva l'avventura, sempre pronta a divertirsi e a cacciarsi nei guai. Ma da quando ha rotto con Jonas, è caduta in depressione e non si alza quasi più dal letto. Per farla uscire da questo stato di apatia, la sua amica Maria la convince ad andare a fare un weekend lunga sulla neve, sulle montagne vicino a Barcellona. Maria ingaggia Tyler, un istruttore di sci molto sexy, perché insegni loro a sciare e, con grande sorpresa di Anya, una sera lo invita a cena nell'appartamento che hanno affittato.

Malin, stella nascente del cinema, ottiene un ruolo di spicco in un nuovo film di successo. Il protagonista maschile è interpretato da Martin, attore famoso e incredibilmente attraente. Quando si trovano a dover girare una scena di sesso, la situazione le richiede di trovare soluzioni fuori dal comune. Vuole fare colpo sul regista e, allo stesso tempo, si rende conto di avere l'opportunità di sedurre Martin sul set, subdolamente. Proprio sotto gli occhi della troupe.

"È così sbagliato, pensa lei mentre con le dita si esplora la pelle. Così sbagliato, ma così bello. Per un momento si dimentica di avere centinaia di occhi puntati addosso. Non c'è altro al mondo che il suono del suo respiro ansimante e la sensazione delle sue dita che scendono giù verso le mutandine". Ella ha un disperato bisogno di soldi. Per questo decide di fare qualcosa che altrimenti non avrebbe mai fatto; qualcosa di completamente sbagliato. Chiude le persiane, accende il computer e si sfila i vestiti, lasciandoli cadere a terra un pezzo per volta.

"Fiona fa scivolare la lingua sui denti di Hannah, in un gesto intimo e primitivo. Hannah risponde mordendola e stringendole le natiche. Quando Fiona prende il seno di Hannah a coppa le sfugge dalle mani, il sudore rende già scivolosi i loro corpi. Quando ci riprova, stringendo più forte, sente i capezzoli di Hannah indurirsi contro i suoi palmi. Allarga di più le gambe e spinge ancor più il corpo verso quello di Hannah. La fica bagnata di Fiona spinge contro la vagina di Hannah, mentre le stringe i fianchi tra l'interno delle cosce."

Quando sei immersa nella scrittura della tesi di laurea sulla storia dell'erotismo francese, la linea tra realtà e fantasia si può assottigliare... Mentre lavora alla tesi, seduta a una scrivania di fortuna nella clinica della madre, la protagonista incrocia lo sguardo di un giovane attraente, e il desiderio ardente di sperimentare nella realtà le cose che finora ha soltanto letto nei libri divampa nel suo corpo come un incendio. Questo racconto è pubblicato in collaborazione con la produttrice cinematografica svedese Erika Lust.

"Nei miei ricordi, sei presente. Nei miei sogni sei vera, sei mia. Le tue labbra trovano di nuovo le mie. La tua lingua è giocosa, proprio come me la ricordo. Il tuo atteggiamento è sensuale e pieno di curiosità. La tua risata è così vivace. Le tue mani, due arditi esploratori. I tuoi baci così insistenti. Il tuo corpo talmente avido e al contempo arrendevole. Sento il tuo calore intorno al mio cazzo. Sento il tuo clitoride bagnato e scivoloso sotto la punta delle mie dita, sento i tuoi muscoli contrarsi attorno a me, stringendomi un istante prima che tu esploda in un orgasmo."

"Mi pinzo i capelli e cerco gli ingredienti per fare una torta di compleanno a base di ananas, dolcetti al cocco e marzapane. L'ananas dà un buon sapore alla sua sborra quando gli faccio una pompa, a differenza di alimenti come gli asparagi. Mi piace sentire un buon sapore quando la ingoio." Questo racconto breve è pubblicato in collaborazione con la produttrice cinematografica svedese Erika Lust. Il suo proposito è quello di raffigurare la natura umana e la diversità attraverso storie di passione, intimità, lussuria e amore, in una fusione di trame forti ed erotismo.

"Ricevetti un messaggio. Non avrei dovuto neppure guardare. Afferrai il telefono per togliere già la suoneria ed evitare che squillasse durante la riunione. Ma così facendo, non potei evitare di controllare il messaggio: "Nessun'altra donna può essere stretta e bagnata come te. È doloroso quanto il mio corpo senta la mancanza del tuo. P". Non è proprio il messaggio giusto da ricevere subito prima di entrare in una riunione importante col capo."

"Mi sono appena trasferita a Barcellona e non conosco ancora nessuno, a parte i nuovi colleghi di lavoro. Sono loro ad avermi parlato della piscina pubblica. In una delle vasche, un uomo sta nuotando a stile libero. Mi tuffo in acqua e apro gli occhi. Il tipo ha un bel corpo, tonico e muscoloso. Le sue natiche si contraggono a ogni gambata nell’'cqua. Riemergo con la testa in superficie e afferro il bordo della piscina con una mano. Quando l'uomo si allontana da me, faccio scivolare l'altra mano in mezzo alle gambe. Mentre fa la prima vasca, mi tocco sfregandomi da sopra il costume."

"I sogni volavano alti negli anni '60, eravamo convinti che tutto fosse possibile - anche fottere il professore sulla cattedra, mentre il resto dell'università camminava per i corridoi senza averne idea. Sono passati così tanti anni, eppure la giornalista parigina non riesce a smettere di pensare al suo professore ogni volta che finisce un articolo. Ricorda quelle ore indimenticabili trascorse nel suo ufficio, lui che la prendeva sulla scrivania, penetrandola lentamente, facendola eccitare più di quanto non fosse mai stata prima né dopo."

"...bastava la sua sola vista per farmi sentire confusa e stordita. Seguendo un impulso improvviso, mi tolsi di dosso il vestito e lo gettai sul pavimento. Le mutandine erano bagnate, per l'eccitazione e perché sudavo. Mi sfilai anche quelle, che caddero a terra formando un mucchietto accanto al vestito. Il vetro della finestra era gelido contro il mio seno nudo e potevo sentire la tensione crescere nelle mie parti più profonde. I miei pensieri turbinavano attorno al corpo di quel giovane, ai suoi movimenti sicuri e ai suoi muscoli possenti."

"Questo hotel ha una caratteristica unica, che non ha nessun altro hotel per quanto ne so, e che è riservata esclusivamente ai clienti più benestanti. Si chiama PLAYROOM. È un posto dove, a pagamento, puoi fare il voyeur e guardare una coppia che fa sesso. Gli ospiti dell'hotel possono anche avere rapporti sessuali tra di loro. L'aspetto più eccitante e unico è che c'è un paio d'occhi anche dall'altra parte del muro, che guardano attraverso un portello che si chiude appena il rapporto è finito."

""Il piatto finale è il gelato. La composizione che ha fatto del dessert è stupenda, ma invece di fargli i complimenti, ci ficco dentro il dito indice. Mi giro verso di lui e, guardandolo negli occhi, porto il dito alla bocca. La apro leggermente e lo osservo seguire con lo sguardo il gelato. Stringo le labbra attorno al dito e inizio a succhiarlo rumorosamente." Ogni sera, quando Anne torna a casa dal lavoro, è un appartamento vuoto ad attenderla, ma è lì che si sente più viva. Guarda tutto ciò che fa un giovane chef molto sexy, nel suo reality show preferito."

"Adesso posso avere un orgasmo tutte le volte che ne ho tempo e voglia, se ho abbastanza soldi per permettermelo. Non ho bisogno di pensare troppo. Il mio padrone sa cosa mi piace. Fa tutto quello che per moltissimo tempo mi sono limitata a desiderare. Mi rimprovera, mi lega e mi picchia, mi costringe a fare quello che vuole lui. Il suo lavoro gli piace, me ne accorgo. Anche lui ha goduto, le ultime volte che sono stata là. La brochure della clinica non dice niente in proposito. Quando ho iniziato ad andarci, non si concedeva mai un orgasmo.

"Cinque uomini saltellavano qua e là, con indosso pantaloni coperti di pelliccia e strane maschere animalesche. Le maschere assomigliavano un po' a museruole. Erano perfette come costume... da fauno. Era la mia fantasia erotica da ninfa. Si stava avverando. I cinque fauni colsero il mio sguardo come segnale per iniziare il loro rituale. Sentii i loro passi leggeri farsi più pesanti." Questo racconto breve è pubblicato in collaborazione con la produttrice cinematografica svedese Erika Lust.