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Genova, 1854. In una città ancora scossa dai moti del 1849, una piccola compagnia teatrale porta in scena il Macbeth di Shakespeare. Il giornalista Giacomo Arnaldi, repubblicano convinto, si ritrova a indagare sullo spettacolo per più di un motivo. Da un lato, infatti, esso si ricollega a un antico delitto rimasto irrisolto, dall’altro, invece, a condurre attori e attrici è Chiara, figlia del capocomico morto da poco e ostinata nel voler portare avanti il mestiere paterno. Arnaldi, rimasto rapito dalla sua esibizione ne La locandiera, deve assolutamente fare in modo di incontrarla.

Una giovane vedova in carriera, combattuta fra la scelta di dare priorità al figlio e quella di tornare finalmente a vivere, incappa nell’uomo più intrattabile che ci si possa immaginare. Che fare: assecondare spontaneamente gli istinti o seguire la voce della razionalità? Maria Masella, una delle autrici di romance più affermate della scena letteraria italiana, assembla la perfetta scenografia per un amore dirompente, che rischia di mandare tutto in pezzi, ma anche di dare forma al piacere più perfetto che una donna possa desiderare.

In una San Francisco cinica ma terribilmente affascinante, una donna in carriera viene risucchiata da una passione irresistibile, quasi adolescenziale, per un misterioso uomo conosciuto al bar di un hotel. Karen pensava di avere tutto dalla vita. Un lavoro ben retribuito, la certezza della propria maturità sentimentale e il privilegio di vivere nella città più ambita della California. Ma il venir meno del lavoro rischia ora di far crollare tutto il castello di carte che si è costruita.

L'amore a volte può arrivare nei modi più sorprendenti o inaspettati. Nel caso di Anne, tutto avrà inizio con un equivoco, una sera nel sud della Francia, dove incontrerà un uomo davvero misterioso. Anne Lanier è una giovane e intraprendente fotografa, venuta in Camargue per immortalare i suoi splendidi cavalli allo stato brado. Una sera, mentre è appostata in attesa del loro passaggio, viene aggredita brutalmente da un uomo misterioso che però, non appena capisce di avere a che fare con una donna, interrompe l’assalto, si scusa impacciatamente e fugge via.

Il prequel delle indagini del commissario Mariani. Subito dopo la nomina il giovane Mariani viene assegnato alla questura di Genova. Qui, nel quartiere di Sampierdarena, a ridosso della linea ferroviaria, viene ritrovato il cadavere di un uomo anziano. È senza documenti ma il commissario Mariani lo riconosce subito, è un vecchio amico di famiglia, un ex partigiano che aveva come nome di battaglia Primo.

È la seconda metà di novembre. In una discarica abusiva è stato ritrovato il corpo di un uomo, senza documenti. Il commissario Antonio Mariani comincia a controllare fra le persone scomparse; una segretaria pur non identificandolo ricorda di averlo visto più volte con il suo datore di lavoro scomparso da giorni. Mentre Mariani continua le indagini a Genova, arriva una segnalazione da Lecco: proprio il vicequestore attribuisce un’identità al morto, è un piccolo industriale, abbastanza noto in città.

Ascolta la raccolta completa delle indagini dell'ex-ispettore Teresa Maritano e del vicequestore Marco Ardini, sullo sfondo di una Genova dalle forti tinte noir. Una serie bestseller da togliere il fiato tutta da riscoprire, nata da una delle penne al femminile più celebri nel panorama del giallo italiano: Maria Masella. Teresa Maritano, dopo aver lasciato la polizia, ha aperto un bar in una piazzetta poco lontana dal Ponte di Sant’Agata sperando in giorni tranquilli e anonimi.

Luglio. Al commissario Antonio Mariani è stato proposto un nuovo lavoro. Vorrebbe consultarsi con la moglie, ma Francesca è attualmente in Corsica, con le figlie, ospite di un cliente. E non è discorso da affrontare per telefono… Mariani dovrebbe raggiungerle, ma un omicidio lo trattiene a Genova. È stato trovato il corpo di un uomo, senza identità, non lontano da Ponte dei Mille. Pochi giorni dopo c'è un secondo omicidio: una donna è stata uccisa nella sua casa in Val Bisagno, nei dintorni di Genova. I due delitti si intrecciano e spingono Mariani a porsi molte domande su di sé.

Il commissario Mariani ha un omicidio ufficiale di cui occuparsi: un senegalese è stato accoltellato poco lontano da Raibetta, la piccola piazza di Genova. Forse è stato uno spacciatore, forse no. Segue anche un caso non ufficiale, ancor più coinvolgente: l’uomo che anni prima gli aveva attribuito il soprannome Celtique, e che attualmente è latitante, gli chiede aiuto per dimostrare l’innocenza della sua donna. Nelle giornate di Mariani si intrecciano due indagini in cui nulla, forse, è come appare. Due indagini che lo costringono a fare un bilancio delle proprie scelte.

È gennaio e Antonio Mariani è ancora in congedo per malattia a causa dell'incidente di novembre quando ha rischiato di morire travolto dall'esondazione del torrente Cerusa. Trascina le giornate nell'apatia, sente e patisce la freddezza della moglie Francesca, evita anche di girare per la città che ha sempre amato. Accetta quindi, con un senso di liberazione, la richiesta di sua madre Emma di andare a Nizza Monferrato per parlare con Giuditta, la figlia di Noemi, deceduta nell'inverno.

È la metà di aprile e il commissario Antonio Mariani non si è ancora ripreso dal grave incidente d’auto che lo ha coinvolto sulla tangenziale di Milano. Ha rischiato di perdere la capacità di camminare e ora si trascina in uno stato di apatia. È la moglie Francesca a metterlo davanti a un utlimatum: o si dà una scossa cercando di scoprire la verità sull’ispettrice Petri, accusata di omicidio, o lei lo lascerà. È trascorso ormai più di un mese dall’omicidio di cui è accusata l’ispettrice e ricostruire l’accaduto non è semplice, ma poco per volta Mariani trova qualche traccia.

Per non turbare la tregua con la moglie Francesca, il commissario Antonio Mariani si sforza di rispettare orari “da impiegato”. Inoltre deve partecipare alle prove della figlia Manu, che si prepara per una recita scolastica. Così mette da parte ogni incertezza riguardo alla morte di una donna caduta dal terrazzo di una clinica: poco gli importa che sia stato un incidente o un suicidio.

L’ennesima alluvione autunnale ha sconvolto la città lasciando vittime e danni. Sotto un arco della massicciata a pochi metri dallo scoglio dei Mille, viene ritrovato un corpo mutilato dai gabbiani. Per il commissario Antonio Mariani sarà difficile stabilire l’identità della vittima che non ha documenti e non corrisponde a persona di cui sia stata denunciata la scomparsa. L’autopsia stabilisce che si tratta di un uomo impegnato nel transito per cambiare sesso, ma neppure questa informazione permette di stabilirne l’identità.

Una serie di delitti insanguina Torino nei giorni intorno a Ferragosto, rovinando giornate che il commissario Crema sperava tranquille e senza complicazioni. Tutti gli omicidi sembrano opera di un serial killer e si verificano in giorni sempre più ravvicinati: il commissario Crema e la sua squadra torinese si impegnano in una lotta contro il tempo per individuare il colpevole o, almeno, per evitare nuovi delitti. L’obiettivo sembra raggiunto ma quattro anni dopo, a Genova, il commissario Mariani si trova a indagare su un omicidio che presenta singolari analogie con i casi torinesi.

Da mesi, il commissario Antonio Mariani è immobilizzato in ospedale a causa di una ferita e non sa quando riuscirà a guarire. È una notizia avuta dall’amico e medico legale Torrazzi a scuoterlo dal torpore: una giovane donna incinta è stata brutalmente assassinata e le modalità del delitto sono simili a quelle di un caso irrisolto di cui Mariani si era occupato anni prima.

Le giornate si trascinano nell’apatia, quando in un campo a Coronata, sulle alture di Cornigliano, nel ponente di Genova, viene trovato il corpo di un uomo. È Alberto Delorenzo, un manager di successo, scomparso due anni prima. Mariani dovrebbe indagare, ma sente la mancanza di qualcuno con cui confrontarsi, perché l’ispettrice Petri è chiusa in un ostinato silenzio e lui non vuole o non sa come smuoverla. Capisce che la sua collaboratrice si sente responsabile per la morte di Bareto... Come lui. Ma il caso deve essere risolto, l’omicida deve essere trovato.

Grecia, 1830. La guerra per l’indipendenza dall’Impero Ottomano, che ha attirato giovani romantici da tutta Europa, si è appena conclusa. Fra i molti che sono scomparsi in questo incantevole angolo di mondo, ce n’è uno il cui destino preme molto a Irene Maughan: si tratta di James, erede di lord Hasting. L’intraprendente fanciulla si imbarca così in un viaggio burrascoso per trovarlo, in cui non potrà fare a meno di imbattersi in Alexandros Spatis, un greco che nasconde dei segreti.

Sono le calde giornate del solstizio d'estate. Un giovane navigante sbarca a Bari, pensando di restare a terra per pochi giorni: è Antonio Mariani, e la sua vita cambierà, prendendo una strada che nessuno avrebbe ritenuto possibile. Seguendo la vita di un uomo che affronta ogni indagine come un “caso personale”, l’ascoltatore di questi sette racconti, che spaziano da quando Antonio non è ancora commissario fino alle vicende degli ultimi romanzi, ha la possibilità di immergersi in quello stretto legame che unisce la vita personale e lavorativa del commissario più famoso di Genova.

Da mesi il commissario Mariani aspetta inutilmente l’arrivo dell’ispettore Iachino, che gli aveva espresso la necessità di parlargli in confidenza. Perché il discorso, anche se riservato, non può essere affrontato per telefono? E perché l’ispettore non arriva? Carrara non è poi così lontana da Genova. Nel frattempo arriva un nuovo caso da risolvere: l'omicidio di Viola Caffarena. Questo delitto passa inosservato, poiché la vittima non era una persona di rilievo e, nonostante avesse circa quarant'anni, viveva come se fosse molto più anziana.

Il commissario Mariani è salito al Centro di rieducazione cardiovascolare per fare visita alla madre Emma. Come altre volte, fa due passi nella zona. Non sentendo abbaiare una cagna che di solito gli faceva festa, occhieggia attraverso la siepe e la vede insanguinata. Spinge il cancello ed entra. A terra c’è anche un uomo, Patrizio Debenedetti: è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco. Le indagini sull’omicidio sono affidate al commissario Arnaldi, mentre Mariani viene inviato a Roma per un convegno.