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Carmen, María, Lucía, Ana, Isa, Menchu y Maruxa son amigas desde sus años de universidad, cuando todas recalaron en aquel Madrid de principios de los setenta en el que el ambiente estudiantil estaba lleno de dinamismo y promesas y ellas se lanzaron a vivirlo cargadas de ilusión e intensidad.

Entonces tenían poco más de veinte años: un grupo de amigos que se citaban en el bar Kronen y consumían la juventud a base de sexo, alcohol y drogas. En algunas ocasiones coqueteaban con la muerte e incluso hubo quien salió mal parado de aquel coqueteo. Ha pasado mucho tiempo. Han pasado exactamente veinticinco años. Ahora trabajan y no se ganan mal la vida; algunos se han casado y tienen hijos. Casi ninguno de ellos consume drogas y las borracheras se han convertido en enología.

Este audiolibro de cuentos pretende celebrar la vida y la amistad en un encuentro, como en nuestras reuniones de amigos, entre mis pequeños relatos y los linograbados de Carlos Baonza. El título de este libro responde a una ocurrencia doméstica: en sus últimos años, mi padre fue recogiendo en una carpeta muchos de los textos que había ido escribiendo a lo largo de su vida.

Sara Brivio viaggia per le capitali europee, compra prime edizioni autografate dei romanzi del cuore, colleziona arte contemporanea, cena in ristoranti stellati. Ma soprattutto si gode il sole integrale nel giardino della sua strepitosa villa nel centro di Milano, alle Cinque Vie, il quartiere dei suoi sogni di ragazzina. Insieme a lei, nude come lei, le due amiche più care, Elena e Fanny, scrittrici. Anche Sara è una scrittrice, come le sue amiche conosciuta solo da un ristretto pubblico di lettori affezionati.

Due uomini e due donne, professionisti di successo e amici da sempre, partono da Milano insieme a un agente immobiliare per visitare alcune case di campagna che intendono acquistare e ristrutturare in Italia centrale. Quasi arrivati a destinazione, si perdono lungo strade sterrate tra colline coperte di boschi e la macchina su cui viaggiano cade in un fosso. I telefoni cellulari non hanno copertura, sta calando la notte e comincia a piovere.

Rea und Konrad sind Mitbewohner – und die allerbesten Freunde. Doch je näher Reas 30. Geburtstag rückt, desto deutlicher spürt sie ihre Unzufriedenheit: Sie hat das Gefühl, alle Clubs gesehen, alle Erfahrungen gemacht und alle wilden, schönen Sonnenuntergänge erlebt zu haben.

Wenn man zwanzig ist und nie auf die Idee kommen würde, jeden Tag so zu leben, als wäre es der letzte - wie geht man dann mit dem Tod des Geliebten um? Als Lenes Freund Tim bei einem Autounfall stirbt, bricht die Existenz von Lene und Tonia in Stücke. Berlin, Prüfungen, Partys - nichts in ihrem Leben ist bislang besonders schwerwiegend gewesen. "Nutze den Tag" war nur ein hübscher Spruch in Schönschrift.

Witzig, wortgewandt und mit einer geballten Ladung Girlpower: Laura Stevens feministischer Roman um drei Freundinnen, einem coolen Diner und einen frechen, bissigen Blog gegen Sexismus und Diskriminierung. Seit Izzy OʼNeil sich erfolgreich gegen einen sexistischen Shitstorm gewehrt hat, läuft es richtig gut für die 18-Jährige. Mit ihren besten Freundinnen Ajita und Meg trifft sie sich regelmäßig in ihrem Lieblings-Diner, um die Themen für ihren gemeinsamen Blog "Bitches bite back" zu besprechen.

No primeiro audiolivro, Júlia, uma advogada independente, solteira, que vive sua regrada vida dentro dos limites, recebe a oportunidade de escapar da atual rotina para um refúgio de alguns dias numa bela fazenda, em celebração ao casamento de um amigo de infância.

The Kamanga Kings, a Khartoum jazz band of yesteryear, is presented with the opportunity of a lifetime when a surprise letter arrives inviting them to perform in Washington, DC. The only problem is...the band no longer exists. Rushdy is a disaffected secondary school teacher and the son of an original Kamanga King. Determined to see a life beyond his own home, he sets out to revive the band. Aided by his unreliable best friend, all too soon an unlikely group are on their way, knowing the eyes of their country are on them.

Disha has always been shy and wary, and finds it difficult to make friends. Having grown up with parents who bicker all the time, she craves warmth and harmony. And ever since she first experienced the emotion of love, she has longed to be the centre of a special someone’s world. But with every fibre of her being, Disha believes she is unlucky in love. The hardest part for anyone is finding the ‘right’ person - but in her search for that man, broken hearts and broken promises is all she’s had.

'Ghar-vaapasee' un visthaapit logon kee kahaanee hai jo behatar bhaviṣy ke lakṣy kaa peechhaa karate hue, apane samaaj se door hone ke baavajood, vahaan se pooree tarah nikal naheen paate. Yah kahaanee bihaar-uttar pradesh aadi ke gaanvon, chhoṭe shaharon se shikṣaa aur naukaree kee talaash men nikale yuvaa_on ke aantarik aur baahy sngharṣ kee kahaanee hai. Apane jadon kee ek chintaa se joojhate hue ki magar vo vaheen hote, to shaayad kuchh badalaav le aate.

"L'unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell'unicità". Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo audiolibro che, all'apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera.

Nessuno è più letale di chi vuole fare del bene a tutti i costi. Dopo "Cento giorni di felicità" Fausto Brizzi torna con una commedia capace di commuoverci e di farci sorridere. E con un protagonista tenero e maldestro che tutti, in fondo, vorremmo per amico. Esiste una sottile ma fondamentale differenza tra "voler bene" e "fare del bene". Purtroppo Diego Anastasi se ne accorge soltanto quando ha quasi quarantasei anni, un matrimonio alle spalle e una depressione nuova di zecca in corso. Scopre infatti che tutte le persone che ama non hanno tempo per lui e per le sue paure.

Un romanzo di formazione che segue la crescita interiore del giovane Walter, un ragazzo che attraversa fuoco, terra e vento per conoscere sé stesso. Fuoco è la voce di Andrea, che per lui è ben più di un amico, è la sua voce interiore, la sua finestra sul mondo. Proprio questa amicizia dà a Walter il coraggio necessario per lasciare la piccola città dov'è nato, approdare a Roma e reinventarsi una vita. Terra è il suolo poco docile, quello della capitale, città caotica e complessa, angolo di un paradiso apparente, preludio di un vuoto dei corpi e dell'anima.

Sulle montagne attorno a Bolzano qualcuno spinge una bimba da una scarpata. Dieci anni dopo, sulla costa tirrenica si scopre il corpo di un bambino annegato. Nel frattempo, un ragazzo velleitario e disadattato, con l'ossessione degli extraterrestri e il sogno di compilare un dizionario che vada oltre il linguaggio, ciondola con i genitori in uno stabilimento balneare di lusso. Si invaghisce di un'adolescente, sfida marmocchi a ping-pong, fantastica sul futuro successo della sua opera. Durante una festa dai ricchi zii, le sue fissazioni si inaspriranno fino a spingerlo a fuggire.

Rosa ha quarantadue anni, un compagno che la ama, un carattere testardo e vulnerabile fatto di paure dissimulate e incrollabili volontà, di solitudine e selvatico coraggio. Rosa, che non parla più con sua madre da anni, ora madre sta per diventare lei, e, con la certezza di voler essere diversa da quella figura tanto fredda e incostante che l'ha segnata nel profondo, scruta con amore il calore che porta dentro per indovinare cosa sarà di lei. Agata è poco più che una ragazzina, un corpo acerbo, un carattere incompiuto, l'arrendevolezza alla vita di chi ancora non sa cosa farne.

È una storia, questa. Una storia d'amore. Iniziata quarant'anni fa, e mai finita. Ed è anche la storia d'un viaggio nell'Italia del 2019, epico e comico, ebbro e stupefatto, sventatissimo, intrapreso su una Jeep del 1979 senza né tetto né sportelli né parabrezza da Emiliano De Vito, un ventiduenne appena laureato summa cum laude in Lettere antiche, e Vittorio Vezzosi, lo scrittore d'un solo libro, pubblicato nel 1995 e accolto da un successo planetario che lo convinse a rinchiudersi in una casa colonica sopra Firenze e non farsi più vedere da nessuno.

La luce lo sveglia. Per un attimo pensa di essere a casa, poi sente la gamba informicolita e la maglietta incollata alla schiena dal sudore freddo. È disteso su tre poltroncine. Alza gli occhi, la discoteca è sgombra. Un estuario di luce l'empie dalla porta di sicurezza spalancata. In mezzo alla pista, un ometto, impegnato a lustrare il finto alabastro con uno spazzolone, vede questo tipo che si sveglia sconvolto, che si gratta la testa: "Buongiorno, eh!" gli ride di laggiù. Il Mella si alza, si stira, che è successo, già le sei, le sette?

Con questo romanzo inizia il futuro di Jole e Sergio, figli di Augusto e Agnese De Boer, coltivatori di tabacco a Nevada, in Val Brenta. Vent'anni lei, dodici lui, dopo tante vicissitudini i due fratelli sono pronti ad affrontare la più grande delle sfide: lasciare la propria terra, che nulla ha più da offrire, per raggiungere il Nuovo mondo. Un'avventura epica che ha in sé l'incanto e il terrore di tante prime volte: per la prima volta salgono sul treno che li porterà fino a Genova dove, vissuti da sempre tra i profili aspri delle montagne, vedranno il mare - immenso, spaventoso.