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Un bambino fragile, che sogna la vita e guarda con occhi colmi di meraviglia il mondo intorno a sé, cresce con il dono della fantasia, sensibile ai sentimenti e alle emozioni. Con la stessa intensità, sente i luoghi che attraversa: Fès, la sua città natale, la bianca Tétouan chiusa fra le montagne; Tangeri e Casablanca, le città della vita adulta, porte socchiuse verso l'Europa, e infine Parigi, dove arriverà da studente, innamorato timido alle prese con donne sfuggenti, per iniziare una nuova vita.

Sie war ein Idol, doch ihre Liebe wurde zur Gefahr. Renate Müller - sie war in den 30er Jahren des 20. Jahrhunderts eine Ikone des deutschen Films. Selbst die Nazigrößen vergötterten sie und versuchten, sie für ihre Zwecke einzusetzen und zu missbrauchen. Doch ihre Liebe zu einem Juden machte sie zur persona ingrata und brachte sie in höchste Gefahr.

Liberta di pensiero è libertà di movimento. La faccia immersa nella neve, come ovatta soffice che che gli toglie il fiato. È la vertigine dell'apnea. Pochi attimi prima Lorenzo stava sciando insieme a Johanna, la sua fidanzata. Un momento spensierato come tanti, ormai irrimediabilmente ricacciato indietro, in un passato lontano. Poi la corsa in ospedale in elicottero, il coma farmacologico e un'operazione di nove ore alla colonna vertebrale. Dai capezzoli in giù la perdita completa di sensibilità e movimenti. D'ora in avanti Lorenzo e il suo corpo vivranno da separati in casa.

Dall'autore di "Le colpe dei padri" e "Semina il vento", un inedito abbecedario della memoria che ripercorre scorci e immagini dell'infanzia. E in particolare di un luogo: Il Paese. Che prima di essere un piccolo centro abitato della piemontese Val Grande di Lanzo, è soprattutto un luogo dei ricordi. Un angolo della mente che, a distanza di anni, si lascia narrare ora con nostalgia, ora con divertita ironia.

La famiglia Kovačič nel 1938 viene espulsa dalla Svizzera ed e costretta a tornare a Lubiana, città d'origine del padre. Il piccolo Lojze ha dieci anni e, prima di lasciare Basilea, immagina il paese paterno come un luogo meraviglioso e fiabesco, sogna di galoppare su cavalli selvaggi e navigare su grandi fiumi. La realtà però è un'altra e lo capirà già durante il durissimo viaggio che dovrà affrontare, ma soprattutto nella difficolta ad adattarsi a un mondo altro, diverso, in cui i suoi sforzi e quelli della sua famiglia per adeguarsi alla realtà dell'esilio sembrano vani.

Quella raccontata in Asmara, addio è una vicenda corale, grandiosa, la storia di una famiglia italiana che vive da lontano, dall'Eritrea, il periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale. I fatti privati di Filippo e Lidia Conti, le scoperte e le avventure quasi magiche dei loro nipoti, la disillusione dei loro figli si intrecciano agli eventi della Grande Storia, quella che si consuma oltremare, mentre sullo sfondo serpeggia la violenza della guerra e la sotterranea vertigine della conquista coloniale.

Il gruppo era una specie di madre adottiva che accoglieva qualsiasi bastardo: tossici, gente di strada, ragazzini scappati di casa, matti, quelli veri. E quando Francesca entra nel gruppo, sa bene che ne verrà plasmata. Ma non sa fino a che punto. È la metà degli incerti, liquidi anni Novanta e loro sono Massi il punk e Rame il nichilista, e poi Andrè, Alex, Pallina, la Lele, il Bergo e gli altri, giovani che vivono la città come uno scrigno di trasgressioni.

Un'istantanea in bianco e nero coglie una donna dalla bellezza struggente immersa in una vasca da bagno del tutto ordinaria. Guardando bene, però, in basso ci sono degli anfibi sporchi di fango, e in un angolo, sulla sinistra, un piccolo quadro. Il viso nella cornice è quello di Adolf Hitler, il fango è quello di Dachau; lei, la donna, è Lee Miller: ha da poco scattato le prime immagini del campo di concentramento liberato, e ora si sta lavando nella vasca del Führer.

Février 2017, Olivier, éducateur d'une trentaine d'années, assiste à la veillée funèbre d'Ismahane, qu'il connaissait depuis sa plus tendre enfance. Ismahane l'insolente, la libre et charismatique Ismahane, s'est suicidée à la veille de ses seize ans. Pour lui rendre hommage et pour tenter de comprendre son geste inconcevable, il décide de mener l'enquête. L'occasion pour lui de revenir sur ses débuts - chaotiques - d'éducateur dans ce quartier difficile de la banlieue de Toulouse.

Immigrée irlandaise courageuse et obstinée arrivée seule à New York à la fin du XIXe siècle, Mary Mallon travaille comme lingère avant de se découvrir un talent caché pour la cuisine. Malheureusement, dans toutes les maisons bourgeoises où elle est employée, les gens contractent la typhoïde, et certains en meurent. Mary, de son côté, ne présente aucun symptôme de la maladie. Au contraire, sa robustesse est presque indécente.

Née à Strasbourg en 1761, la jeune Marie Grosholz, future madame Tussaud, est employée dès son plus jeune âge comme apprentie par un sculpteur sur cire. Lorsque le duo devient célèbre à Paris pour ses réalisations, Marie a pour modèles les plus grandes personnalités de l'époque : Voltaire, Rousseau, Benjamin Franklin, etc. Bientôt elle est accueillie à la Cour où elle prodigue des leçons de sculpture à la princesse Élisabeth, sœur du roi. En 1789, la capitale entre en ébullition, la foule exige des têtes.

Coco Chanel tuvo una vida de novela. ¡Ahora puedes escucharla! En "Mademoiselle Coco" encontrarás el secreto del perfume más famoso del mundo y la importancia que Coco Chanel daba al número 5. Una novela que no solo revela el significado del mítico Chanel nº5, sino que muestra a una mujer sensible, apasionada y generosa. Por sus páginas desfilan sus grandes amigos y amores, personajes reales como Picasso y Stravinski, y la esencia de ciudades como París o Venecia.

Aucun romancier n'aurait pu inventer un personnage aussi fascinant que celui de Bruno Sulak. Tout au long des années 80, ses braquages audacieux et ses évasions répétées - sans la moindre effusion de sang - ont défrayé la chronique judiciaire. Ancien légionnaire, parachutiste émérite, charmeur, généreux et intègre, follement épris de liberté, Bruno Sulak a marqué les mémoires avec ses casses spectaculaires.

In einer stürmischen Dezembernacht werden zwei ungewöhnliche Männer vom Schicksal zusammengeführt. In einer einsamen Holzhütte in den Wäldern von Norwegen trifft ein spiritueller Krieger auf einen jungen Ausreißer. Zwei Männer, die auf der Suche sind. Auf der Suche nach dem Sinn des Lebens. Auf der Suche nach der Wahrhaftigkeit des Augenblicks. Und, nicht zuletzt, auf der Suche nach sich selbst. In ihrem ungewöhnlichen Aufeinandertreffen lernen die beiden voneinander, was die Reise, die wir unser Leben nennen, wirklich ausmacht.

Spanien, 1503: In der Festung La Mota soll Johanna von Kastilien endlich zur Vernunft kommen. Zu viel steht für ihre Mutter, Isabella die Katholische, auf dem Spiel. Die Königin regiert das Land mit unerbittlicher Härte, sie hat die Mauren vertrieben und lässt Tausende als Ungläubige auf den Scheiterhaufen der Inquisition verbrennen. Sie kann ihr Reich nicht in die Hände einer Tochter geben, die nicht betet, nicht beichtet und der Macht nichts bedeutet. Johanna will nicht über andere herrschen. Alles, was sie will, ist, über sich selbst zu bestimmen.

Um velho homem escreve suas memórias de infância, vivida num bairro proletário do RJ, na virada dos anos 1950/1960. Naturalmente, e logo nas primeiras páginas, uma criança, um menino pequeno, apodera-se da narrativa, pois é na sua visão que iremos conhecer as histórias de um tempo, cronologicamente recente, mas cujo resultado de passagem, porém, foi comparável a de todo um milênio, tamanhas as mudanças ocorridas em tão breve espaço de tempo.

Hace cien años, hubo dos infantas que despertaban la curiosidad del público y la prensa, tal y como hoy lo hacen la princesa Leonor y su hermana Sofía. Se trataba de Beatriz y María Cristina de Borbón y Battenberg, las hijas de Alfonso XIII y Victoria Eugenia. Baby y Crista, como las llamaban, nacieron rodeadas de los privilegios y ritos de una monarquía decadente, pero con el estigma de la hemofilia, una terrible enfermedad heredada de su madre y de su bisabuela inglesa, la reina Victoria.

Elles n'ont rien en commun, si ce n'est une féroce envie d'indépendance. Elles vont pourtant se lancer ensemble dans une aventure qui les mènera de Paris au Mexique, puis à Saint-Tropez. De chaos en cahots, elles vont apprendre à devenir celles qu'elles ont envie d'être. Katherine, la blonde et Eugène, la rousse n'ont rien en commun sauf leurs vingt ans et un mot d'ordre : "sans risque la vie est trop triste".

"L'unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell'unicità". Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo audiolibro che, all'apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera.

Non a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l'ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, "l'amico Fritz". Cento giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni per lasciare un bel ricordo ai propri figli, giocare con gli amici e, soprattutto, riconquistare il cuore della moglie, ferito da un tradimento inaspettato.