Showing results by publisher "Audible Studios" in Israel & Palestine

Tra israeliani e palestinesi chi ha torto e chi ha ragione? Chi sono i "buoni" e chi i "cattivi"? Gli israeliani, che "da vittime si sono trasformati in carnefici"? O i palestinesi, che "non vogliono altro che distruggere Israele"? E quando comincia il conflitto? A fine Ottocento, con la nascita del sionismo, negli anni Venti del Novecento o nel 1948, quando Israele viene attaccato dai paesi arabi "con l’obiettivo di annientarlo", o quando si verifica la "pulizia etnica dei palestinesi"? E perché la pace non è mai stata raggiunta?

On November 10, 1975, the General Assembly of United Nations passed Resolution 3379, which declared Zionism a form of racism. Afterward, a tall man with long, graying hair, horned-rim glasses, and a bowtie stood to speak. He pronounced his words with the rounded tones of a Harvard academic, but his voice shook with outrage: "The United States rises to declare, before the General Assembly of the United Nations, and before the world, that it does not acknowledge, it will not abide by, it will never acquiesce in this infamous act."

It's a great irony that Israel was more secure as an idea than its ever been as a nation with an army. In AD 70, when the Second Temple was destroyed, a handful of visionaries saved Judaism by reinventing it - by taking what had been a national religion, identified with a particular place, and turning it into an idea. Jews no longer needed Jerusalem to be Jews.

L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e gli orrori che ne sono seguiti hanno sconvolto il mondo. Ma il conflitto israelo-palestinese non è iniziato quel giorno. E neppure nel 1967, quando Israele ha occupato la Cisgiordania, o nel 1948, quando è stato proclamato lo Stato ebraico. È iniziato nel 1882, quando i primi coloni sionisti sono arrivati in quella che era la Palestina ottomana. Il celebre storico israeliano Ilan Pappé – autore del bestseller internazionale La pulizia etnica della Palestina – ricostruisce qui la vicenda di due popoli che ora condividono una sola terra.

"Il conflitto tra israeliani e palestinesi in questi ultimi anni è di nuovo andato avvitandosi su di sé, dopo gli spiragli degli anni Novanta. Delle speranze trascorse rimane ben poco mentre delle antiche diffidenze tutto sembra essere stato riconfermato. Alla radice rimane il mancato riconoscimento reciproco, la tragica finzione per cui, affinché l'uno possa esistere, l'altro debba scomparire una volta per sempre". Una terra, due popoli, ma non ancora due Stati.

El complejo militar-industrial de Israel utiliza los territorios palestinos ocupados como campo de pruebas de armamento y tecnología de vigilancia que luego exporta por todo el mundo. Durante más de cincuenta años, la ocupación de Cisjordania y Gaza ha proporcionado al Estado israelí una experiencia inestimable en el control de una población "enemiga", perfeccionando cada vez más la arquitectura del control. El periodista Antony Loewenstein expone este asunto, en gran medida oculto, en una investigación global a partir de documentos secretos, entrevistas y reportajes sobre el terreno.