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Spagna, 1937. La guerra civile tra i repubblicani e gli insorti franchisti non conosce un istante di tregua. Convinto volontario del "Tercio" franchista, Martin Bora vive il conflitto spagnolo come un'avventura entusiasmante, dove il rigore delle scelte politiche si sposa all'impeto vitalistico dell'azione pura. I primi dubbi, tuttavia, cominciano ad apparire quando si imbatte nel cadavere di un uomo barbaramente assassinato. Si tratta di Federico Garcia Lorca, brillante poeta, progressista, omosessuale. Chi l'ha fatto fuori?

Nell'epoca buia delle leggi razziali del fascismo, la tormentosa passione di un giovane professore ebreo per la bella e indecifrabile Sonia. In verità Sonia rappresenta l'inconsapevole simbolo dell'opposto, l'immagine dorata di una famiglia ricca, altolocata, reazionaria e soprattutto ariana. Nell'impari lotta, il giovane ebreo imboccherà la strada senza ritorno del cedimento per entrare nel geloso nucleo che in realtà non lo vuole.

Berlino, 9 luglio del 1944. Il tenente colonnello Martin Bora, ex agente dell'Abwehr, il servizio segreto della Wehrmacht, è in arrivo dal fronte italiano. Ha ottenuto una licenza - con sua sorpresa considerato lo sforzo bellico - per partecipare ai funerali dello zio, un illustre clinico in rotta con il regime nazista. Voci indiscrete sul suicidio dello zio, strenuo oppositore del progetto medico nazista "vite inutili", lo insospettiscono. E intorno, incontri che sembrano provocazioni gli fanno percepire qualcosa di strano nell'atmosfera.

È il 4 aprile 1945. Quel bambino sta trasportando una sedia tra le macerie della città liberata dai nazifascisti ed è diretto al comando alleato, dove lo attende suo padre - dal cognome vagamente sospetto, Covacich - sottoposto i un interrogatorio. E quella sedia potrebbe scagionarlo. Sempre Trieste, 5 agosto 1972. I terroristi di Settembre Vero hanno fatto saltare due cisterne di petrolio. Un bambino, Vlauro Covacich, tra le gambe di suo padre (il bambino che trascinava la sedia ventisette anni prima nella Trieste liberata).

Nella Milano grigia e dolente degli anni più duri della seconda guerra mondiale, quelli dei bombardamenti, delle stragi, dei morti abbandonati nelle vie, delle vite immolate, talvolta per libera scelta, in nome di un ideale, talaltra per la brutalità degli eventi, cresce fra mille difficoltà un amore miracoloso che donerà ai due giovani protagonisti, Mara Bonfanti, bella, elegante e di buona famiglia, e Mario Canevari, operaio delle acciaierie, momenti di indicibile gioia e altri di sofferenze strazianti.

Firenze, 2001. Mentre si sgombera la casa dove nonna Lina ha abitato fino alla morte, Bartolomeo, stralunato e delicato studente di Filosofia in rotta con il padre, trova una lettera. La legge sospetta che nel passato della sua famiglia ci sia un'ombra, qualcosa a cui la nonna non ha mai fatto cenno. Inizia così la sua personale indagine per sapere. Le tracce che affiorano lo guidano a casa di Florence, una vecchia stravagante signora inglese che ha conosciuto i suoi nonni a Little Italy, il quartiere degli immigrati italiani di Londra. Lei sa ma non vuole rivelare niente al ragazzo.

Mario è un giovane contadino romagnolo, semplice e mite. Non ha sogni né desideri, e accetta con atavica rassegnazione la dura vita di lavoro e fatica che il destino gli ha assegnato. La sua esistenza procede così, nella ciclicità delle stagioni. Al compimento dei diciotto anni Mario riceve la cartolina di leva della Repubblica sociale: è il 1944, e per paura delle armi si sottrae all'arruolamento. Si rifugia prima da alcuni lontani parenti, che aiuta nei lavori più pesanti in cambio dell'ospitalità.

Ucraina, 1941.Tutto inizia con l'Operazione Barbarossa, l'attacco nazista all'Unione Sovietica. Tra i primi a varcare il confine tra Germania e Russia c'è un giovane capitano dell'esercito tedesco: il suo nome è Martin Bora, il detective che ha reso celebre Ben Pastor. Colto, distaccato, compassionevole e nel contempo severo, anche in Russia Bora sarà costretto a dare prova del suo talento investigativo, inciampando quasi subito nel cadavere mutilato di una contadina.

Salò, inverno del 1944. Reduce dall'avventuroso recupero del carteggio Mussolini-Churchill narrato ne "Il morto in piazza", il colonnello Martin Bora si ritrova sulle sponde del lago di Garda come ufficiale di collegamento tra la Wehrmacht e la Repubblica Sociale Italiana. Qui viene subito incaricato da un generale dell'Aviazione di investigare sull'incredibile furto della "Venere di Salò", un preziosissimo dipinto di Tiziano sottratto con troppa facilità dalle sale di una villa requisita dai tedeschi.

A 20 anni dalla nascita del progetto Il treno della memoria e a 80 anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz, un libro a due voci che racconta l'Olocausto e riflette sull'importanza di tramandarne la storia ai ragazzi Lorenzo Tosa e Paolo Paticchio ripercorrono il viaggio di milioni di ebrei deportati, in capitoli che seguono le tappe del treno della memoria: Cracovia, Il Ghetto Ebraico, la Fabbrica Schindler, l'arrivo ad Auschwitz- Birkenau, la vita nel campo di concentramento, la Fuga e la Marcia della Morte.

Una prima ballerina. Due soldati della sanità americani. Una bambina ebrea di cui non si conosce il nome... In questo romanzo ambientato nella Seconda Guerra Mondiale e basato su eventi reali, un'improbabile banda di eroi raduna le forze per salvare numerosi ebrei italiani nei giorni più cruenti dell'occupazione nazista di Roma.

Sous un ciel de plomb, des prisonniers défilent à l'entrée du camp d'Auschwitz. Bientôt, ils ne seront plus que des numéros tatoués sur le bras. C'est Lale, un déporté, qui est chargé de cette sinistre tâche. Il travaille le regard rivé au sol pour éviter de voir la douleur dans les yeux de ceux qu'il marque à jamais. Un jour, pourtant, il lève les yeux sur Gita et la jeune femme devient sa lumière dans ce monde d'une noirceur infinie. Ils savent d'emblée qu'ils sont faits l'un pour l'autre. Mais dans cette prison où l'on se bat pour un morceau de pain et pour sauver sa vie, il n'y a pas de place pour l'amour.

El 8 de noviembre de 1939, apenas comenzada la Segunda Guerra Mundial, Adolf Hitler dio un discurso inusualmente corto en una cervecería de Múnich. Once minutos después de que abandonara el lugar, estalló una bomba que alguien había instalado bajo el estrado. La explosión derrumbó parte del edificio y dejó ocho muertos. De haber seguido allí, con toda seguridad Hitler habría sido asesinado. Jorge Carrasco nos sumerge en un momento crucial del siglo XX y nos descubre la vida de este héroe discreto que se atrevió a hacer frente al horror.

1944. Lasse de se sentir impuissante devant les atrocités de la guerre, Alice décide de passer à l’action : elle déménage à Montréal dans une pension de famille et devient calculatrice au laboratoire de l’Université de Montréal, où travaille déjà son frère Simon. Loin de son mont Saint-Hilaire et de sa classe d’élèves du primaire, elle doit se familiariser avec cette grande ville. Elle pourra compter sur l’amitié de sa colocataire Deborah, qui lui fera découvrir l’univers des boîtes de nuit. Alice s’avoue enfin qu’elle rêve de vivre l’amour, au risque d’être écorchée.

En el último carnaval de la Segunda República, Fidel Ruiz, el chirigotero más admirado de la tacita de plata, se alza con el primer premio en el concurso de agrupaciones. Nadie sospecha que detrás de su exquisito talento se encuentra María, su asistenta. Para continuar alcanzando la gloria carnavalera, el arrogante y maquiavélico señorito no dudará en manipularla y sacar tajada del amor incondicional que ella le profesa.

Irène è francese ma vive a Bad Arolsen, nel cuore della Germania, e dal 1990 lavora in un centro di documentazione dove, dalla fine della guerra, si conducono ricerche sul destino delle vittime del regime nazista. Il centro era stato concepito dalle potenze alleate che avevano previsto come, sparato l’ultimo colpo di artiglieria, il mondo si sarebbe trovato di fronte a milioni di scomparsi di cui indagare le sorti. Per quell’impiego, cui è approdata rispondendo a un annuncio, Irène scopre in realtà un’autentica vocazione.

Emotional, atmosphärisch und lebendig erzählt: Eine deutsch-polnische Liebe vor dem Hintergrund des Zweiten Weltkrieges. Westpreußen, 1918: Umgeben von weiten Wiesen, Wäldern und Seen wächst Gerda von Westkamm auf Gut Lapienen auf. In den Sommern ihrer Kindheit träumt sie sich gemeinsam mit ihrem besten Freund Thomas in eine Welt aus Märchen und Geschichten. Zehn Jahre später wird aus der Kinderfreundschaft die große Liebe.

Ámsterdam, 1942. En Holanda ya ondea la bandera nazi y miles de judíos aguardan el día de su deportación en lugares como el Teatro Hollandsche Shouwburg. El profesor Johan van Hulst es testigo de las condiciones en las que esperan los niños judíos, atemorizados y sin sustento, y es incapaz de quedarse impasible ante tanto sufrimiento.

Liverpool 1940. Viele schwierige Situationen hat Viv in ihrem Leben schon gemeistert. Bereits als Teenager wurde sie schwanger; ihre Tochter Maggie zog sie allein und unter der Fuchtel ihrer missbilligenden Eltern auf. All dies ist jedoch nichts verglichen mit der Entscheidung, die sie nun, am Vorabend des Zweiten Weltkriegs, treffen muss: Soll sie der Evakuierung ihrer heißgeliebten Tochter zustimmen? Das kleine Mädchen in die Obhut fremder Leute geben? In der festen Hoffnung, sie bald wieder in die Arme schließen zu können, schickt sie Maggie aufs Land.

Parigi, 1940. Michel Bonnet ha solo vent'anni e vive arrangiandosi con lavoretti rimediati alle fiere di cavalli alla periferia della città. Ma quando Parigi cade in mano ai nazisti, Michel sale clandestinamente sul primo treno diretto verso sud. È un viaggio che gli cambierà la vita per sempre.