Nel terzo episodio di Nel Buio: il delitto diventa racconto entriamo in uno dei casi più controversi e disturbanti della storia criminale americana: quello di Billy Milligan, l’uomo che sosteneva di ospitare ventiquattro personalità diverse all’interno della propria mente.
Ohio, 1977.
Tre giovani donne vengono sequestrate, violentate e rapinate.
L’uomo arrestato dichiara di non ricordare nulla.
Dice che lui non c’era. È una menzogna costruita per evitare la condanna?
O un caso clinico senza precedenti di disturbo dissociativo dell’identità?
Con il criminologo Giorgio Stefano Manzi, analizziamo il profilo psichiatrico di Milligan, la genesi della dissociazione, le difficoltà della perizia psichiatrica e il delicato rapporto tra infermità mentale e responsabilità penale.
Con la scrittrice e avvocato penalista Maria Elisa Aloisi, entriamo invece nella costruzione narrativa di Una stanza piena di gente di Daniel Keyes, il romanzo che ha trasformato il caso Milligan in un’opera cardine della narrativa del male.
La puntata esplora:
• disturbo dissociativo dell’identità
• trauma infantile e violenza
• psicologia criminale
• colpa e infermità mentale
• suspense morale
• polifonia narrativa
• il confine tra verità clinica e costruzione narrativa Nel caso Milligan, il mostro non ha un solo volto.
Ne ha ventiquattro.
E la mente diventa il vero luogo del delitto. 🎙️ Conduzione: Daniele Zaccone
🔍 Con: Giorgio Stefano Manzi, Maria Elisa Aloisi
📌 Podcast di Navigando Parole Nel Buio: il delitto diventa racconto.
Perché alcune storie non chiedono di essere giudicate.
Chiedono di essere comprese.
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