Oggi parliamo di una fase che viene spesso sottovalutata, ma che in realtà determina l’esito di tutta la vendita: la preparazione.
Vendere una casa non è pubblicare un annuncio. Vendere una casa è costruire fiducia. E la fiducia nasce dalla chiarezza, dai documenti in ordine, dalla trasparenza, dal sapere cosa si sta proponendo e a chi.Se questa parte iniziale è solida, la trattativa scorre. Se manca qualcosa, la trattativa si inceppa.
In questa puntata condivido la check-list che utilizzo da oltre 25 anni in agenzia, la stessa che ha evitato problemi, ritardi, discussioni, ribassi e qualche volta anche rotture totali della vendita.Partiamo.Primo punto: la verifica della proprietà.
Chi vende, come ha acquisito l’immobile, ci sono ipoteche, ci sono comproprietari da coinvolgere?
Questo passaggio sembra scontato, ma ogni mese assisto a trattative che rallentano perché questa cosa non era chiara fin dall’inizio.Secondo punto: la conformità urbanistica.
La casa deve essere conforme ai progetti depositati in Comune. Anche una porta o una finestra spostata senza autorizzazione può bloccare il rogito.
Quindi va verificato se nel tempo sono stati fatti lavori e se ci sono i titoli edilizi.Poi c’è la conformità catastale: la planimetria deve corrispondere allo stato reale dell’immobile.
Se non coincide, si aggiorna prima. Non dopo, non “a trattativa avviata”.Quarto punto: l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica.
Senza APE non si pubblica l’annuncio. Se è scaduto, va rifatto.Quinto: impianti e certificazioni.
Se non si trovano o non ci sono, si può valutare la dichiarazione di rispondenza.
Questo evita discussioni inutili con l’acquirente.Sesto: situazione condominiale.
Verbale dell’ultima assemblea, spese ordinarie e straordinarie, lavori deliberati.
Una delle domande più frequenti è: “Chi paga i lavori già approvati?”
Meglio avere la risposta pronta prima, non davanti al notaio.Poi c’è la presentazione dell’immobile.
Foto professionali, descrizione chiara, tono coerente.
La foto non serve a rendere la casa più bella, ma a far capire come si vive dentro quella casa.Preparazione degli ambienti: ordine, luce, aria.
La prima impressione arriva nei primi cinque secondi. Vale anche per le case.E infine: la definizione del prezzo.
Niente numeri tirati a caso o “il vicino l’ha venduta a”.
La valutazione si basa sul mercato reale, su immobili simili venduti nella stessa zona, nella stessa condizione, nello stesso periodo.
Un prezzo sbagliato all’inizio non si aggiusta dopo: si paga in tempo perso e svalutazione.Quando tutto questo è chiaro, la vendita diventa serena.
L’acquirente sente che dietro al processo c’è metodo, professionalità, trasparenza.
E quando l’acquirente si sente sicuro, compra.Se vuoi una check-list personalizzata per la tua casa, te la preparo io.
La guardiamo insieme, punto per punto, e vediamo cosa è già a posto e cosa invece va sistemato.
Senza impegno.Mi trovi su marcovalmori.it oppure sui social.
Ci sentiamo presto.
Show More
Show Less