• ٣٧ Un incubo col camper in autostrada, parte due
    Nov 28 2025

    La corsia d'emergenza in autostrada è un bene esista, è necessaria, ma come si può immaginare, mentre per una macchina può essere quasi spaziosa, per un camper risulta molto risicata. Il nostro camper, lungo 7 metri e mezzo, e largo 2 metri e 35 centimetri, appena dopo aver accostato, ha rischiato subito di essere beccato, tamponato, da un camion o da una macchina in corsa sull'autostrada. La lucidità di mio padre è stata incredibile, ha preso immediatamente il triangolo di segnalazione, i gilet gialli catarifrangenti, e ha incaricato mia madre di mettersi molti metri prima del camper a segnalare che fosse lì fermo, agitando le braccia tenendo tra le mani il secondo gilet giallo catarifrangente. Io ho subito chiamato il servizio di assistenza autostradale, che mi ha indicato di chiamare anche i carabinieri, perché quando un veicolo si ferma sulla corsia d'emergenza e non riesce a raggiungere la piazzola di sosta SOS, è necessario avvisare anche le forze dell'ordine. Mio padre nel mentre ha provato a riparare nuovamente il copertone, e una volta finito con le varie telefonate sono precipitata giù per aiutarlo. Lui ha insistito più volte a ribadire a mia madre che il lavoro di segnalazione del mezzo fosse fondamentale; in un momento, già estenuati nel gonfiare a mano il copertone con una stupida pompa a colonna per bicicletta, mi ha ricordato di come anni fa un suo collega, in una circostanza simile, con l'auto ferma in autostrada, fosse stato ucciso insieme alla moglie e alla figlia, perché la loro auto accostata era stata colpita da un'altra in corsa, una strage familiare si era compiuta, e mi ha detto che quindi se fosse successo anche a noi due, essendo i nostri corpi proprio tra il camper e il guard rail, saremmo rimasti schiacciati, sfracellati, polverizzati tra le lamiere – queste parole ancora oggi mi agitano tanto. Però poi, per fortuna, siamo riusciti a rimettere in sesto la gomma e a raggiungere la piazzola di sosta SOS che si trovava solo 300 maledetti metri più avanti. I carabinieri non si erano assolutamente fatti vivi, figuriamoci, ma mentre finalmente eravamo al sicuro nella piazzola di sosta SOS è arrivato il soccorso dell'ACI. Mia madre lamentava braccia stremate, io e mio padre non eravamo messi meglio, e anche se le cose si sarebbero protratte ancora a lungo, nonostante lo spavento stavamo tutti bene, ed era l'unica cosa importante.


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    4 mins
  • ٣٦ Un incubo col camper in autostrada, parte uno
    Nov 21 2025

    Siamo partiti per Salerno col camper lunedì 10 novembre, di pomeriggio; dopo qualche ora di viaggio abbiamo cenato, dormito durante la notte, per poi ripartire la mattina successiva. All'apparenza stava procedendo tutto regolarmente sull'autostrada, un'ora dopo della nostra ripartenza l'11 novembre mattina, io e mio padre abbiamo scambiato qualche opinione sulla ruota anteriore destra, mi stava spiegando che aveva riparato il copertone prima di partire, e che per la verità era già stato riparato anni fa, ma dopo essersi comportato perfettamente aveva riceduto; mi sono sentita di dirgli che forse stavolta avrebbe dovuto cambiarlo e basta, non ripararlo nuovamente, ma lui mi ha risposto scontroso dicendo che già avevamo rimandato la partenza di due settimane per varie ragioni, e che la sua scoperta del cedimento del copertone era avvenuta quando io avevo già acquistato il biglietto del treno di ritorno Salerno-Milano (al prezzo scontato di 43€), e che si era sentito di fare così anche per me, per non farmi saltare quel viaggio ideato all'ultimo minuto, quindi che non dovevo lamentarmi! Mio padre aveva comunque riparato il copertone con la cura necessaria, in buona fede, e non avrebbe mai immaginato che le mie parole, in meno di mezz'ora, sarebbero risuonate sagge e dure come un pugno in faccia. Il camper, dopo quasi 7 anni dall'acquisto, ha bisogno delle prime fondamentali sostituzioni, tutti e quattro i copertoni delle ruote, la batteria di avviamento del motore, che infatti ad agosto ci aveva lasciato a piedi dalla sera alla mattina al rientro da Bormio... Insomma, si tratta di cose normali, che però mettono più o meno in crisi a seconda di come accadono. Così, da un momento all'altro, mentre stavamo sorpassando un grosso camion, abbiamo sentito un sibilo, uno strano rumore come provenire dal camion alla nostra destra, ma no, era la nostra ruota anteriore destra che si stava cominciando a sgonfiare: miracolosamente riusciamo a completare il sorpasso in sicurezza, e pochi metri dopo, realizzando l'accaduto, mio padre accosta sulla corsia di emergenza, io sento un sussulto sul sedile del passeggero, quello appunto esattamente sopra alla ruota incriminata, la ruota si sgonfia completamente, e da quel momento, sulla A1, poco prima di Frosinone, inizia per noi un incubo a occhi aperti.


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    3 mins
  • ٣٥ Filippo Seganos alla riscossa
    Oct 31 2025

    Filippo Seganos prova quindi a chiudere la tenda nella camera della moglie, e a spalancare le tende di ogni finestra del resto della casa, cercando di opporsi alla legge della natura da lui scelta in precedenza, ovvero il suo costante deperimento fisico e mentale. Ci riesce? Che domande! Impreca alla finestra, si contorce, ma niente: la ragazza intuisce i suoi stravolgimenti, e se la ride così bene da pensare che poi in fondo questo cretino di nascita non sia poi così antipatico. Nella vita di Filippo Seganos nulla è come avrebbe voluto, il figlio è quello che è ma soprattutto quello che non è, la moglie non se lo caga minimamente, ha sempre finto di essere colto ma a malapena sa l'italiano, le tabelline le ha dimenticate dopo la 5ª elementare, la laurea l'ha comprata in sconto al mercatino dell'usato, ed era così in sconto che se te la prendevi e te la portavi a casa ti davano pure dei soldi e ti dicevano "Auguri!". Tutto felice ha sempre pensato di essere perfetto, di avere potere, fama, un'intelligenza fuori dal comune... D'altronde è così intelligente da essersi creato la bara in anticipo, rimanendo ogni giorno il più fermo possibile, in modo da sperimentare anzitempo anche la putrefazione del suo corpo post mortem. Che poi, tra due giorni è la sua festa, la festa dei morti. Ma se si travestisse per Halloween, i bambini si divertirebbero o morirebbero sul colpo? Secondo me se incontrasse ogni persona vivente, nel giro di pochissimo sulla Terra regnerebbe il silenzio, ogni persona da lui incrociata perirebbe. Io mi sono salvata giusto perché mi s'è mostrato gradualmente. Sua moglie che deve rivederlo ogni mattina dovrebbe prendere un premio, come persona più coraggiosa al mondo. Vogliamo risolvere il cambiamento climatico velocemente? Basta che tutti incontrino Filippo Seganos per qualche secondo, anzi, basterebbe filmarlo e mandarlo a ogni essere umano cosciente. La morte dilagherebbe istantaneamente, la Terra riprenderebbe i suoi spazi, ma l'odore della putrefazione degli otto miliardi di corpi senza vita raggiungerebbe altri pianeti in maniera così forte da innescare un vero e proprio domino cosmico, gli altri universi accuserebbero il colpo. Le avventure distruttive e devastanti del mostro Filippo Seganos non finiscono qui.


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    3 mins
  • ٣٤ Il Brigadiere Bellini
    Oct 24 2025

    Lettera ad A. R.:


    Spesso hai peccato di presunzione, dimostrando superficialità e ignoranza, oggi vorrei raccontarti di quella volta in cui ci sei cascata in modo così clamoroso da ferirmi nel profondo; non l'ho fatto per tutto questo tempo, forse per non colpirti nel centro del petto, ma è arrivato il momento. Partirei con qualcosa di secondario per farti entrare nell'argomento. Sai che per te l'Apple Watch si chiama "iWatch", non credo tu abbia mai provato a pronunciarlo seriamente, altrimenti ti saresti accorta che "AIUUUOOOCH" è veramente inascoltabile. E no, non sono l'unica a indossarlo ogni giorno, ci sono più di 100 milioni di Apple Watch attivi al momento, è lo smartwatch più venduto al mondo, quindi non avresti potuto riconoscermi senza vedermi in volto solo perché indossavo un Apple Watch.


    Ti chiederai cosa mi ha ferita, ecco mi ha ferita che tu pensassi che il Brigadiere Bellini, alla quale hai recitato il copione scritto da tuo marito, obbligata da tuo marito, fosse di un grado incredibilmente alto. Te ne sei uscita che quella maledetta ignorante del Brigadiere Bellini fosse qualcosa di più di una donna delle pulizie di un appartamento comune, quando per dirla tutta sa solo sporcare il mondo con la sua ignoranza intanto che sogna di pulire lo schifo dei criminali come tuo marito. Ero di più alto grado io come Pilota Ufficiale dell'Aeronautica che il Brigadiere Bellini, che è poco più di un Appuntato dei Carabinieri, e non può nemmeno ambire a diventare Maresciallo. Te l'avrà detto tuo marito e tu chiaramente ci hai creduto a occhi chiusi. Per farti capire una volta per tutte, con vanto e ignoranza hai confuso il Brigadiere con il Generale di Brigata. I gradi dei Carabinieri sono: Ufficiali Generali, Ufficiali Superiori, Ufficiali Inferiori, Ufficiali Subalterni, Ispettori (Marescialli), Sovrintendenti (Brigadieri), Appuntati; tu hai portato il Brigadiere Bellini dal penultimo grado al primo! Avrai ritrovato la tua capacità di distinguere le bufale dalla verità? Lo spero tanto.


    Con affetto, Miriana.


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    3 mins
  • ٣٣ Filippo Seganos
    Oct 17 2025

    Cretini si nasce, non si diventa, e Filippo Seganos ne è la prova vivente. Dai, si fa per dire: è il vecchio più decrepito che io abbia mai incontrato. Come qualsiasi fermo esponente del patriarcato è gelosissimo e possessivo con sua moglie, ma sua moglie, per la sua gioia, è innamorata da circa 13 anni di una giovane bellissima, che le vuole tantissimo bene. Ogni volta che la ragazza della quale è innamorata sua moglie passeggia sotto casa, Filippo Seganos si imbestialisce, chiude tutte le tende murandosi vivo, e invece, nel frattempo, la moglie spalanca la tenda della sua stanza per il passaggio della sua fiamma.


    Ma c'è stato un giorno in cui Filippo Seganos si è veramente superato, la giovane ragazza per la quale sua moglie impazzisce stava banalmente camminando sul marciapiede davanti all'ingresso del suo box, e allora Filippo Seganos dovendo entrare nel box, con la macchina e sua moglie seduta sul posto del passeggero, pensa bene di fare un giro ulteriore attorno al palazzo, sperando che al suo ritorno la ragazza sia andata via, per negare alla moglie di guardare la ragazza... Peccato che nell'esatto istante dell'inizio del suo tentativo di fuga, la moglie si volta verso la ragazza e la guarda intensamente, e lo stesso fa la ragazza, perché è sempre affascinata da quella donna: si trattengono in questo sguardo infinito. Le due si ricordano indelebilmente ogni sguardo intenso che il marito ha provato a sottrargli, amandosi sempre più incondizionatamente a distanza, deridendo quel mostro in carne e ossa. Cretini si nasce, non si diventa, e Filippo Seganos ne è la prova morente.


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    3 mins
  • ٣٢ Cani e parrucchini
    Oct 10 2025

    Si dice che i cani sono come i padroni, ma mai avrei pensato che la mia cagnolina Briciola arrivasse a scoprire le mie preferenze nei confronti delle persone. Non riesco a digerire la presenza di questo signore del mio palazzo, è il classico milanese che non dà fastidio a nessuno, ma niente, a me risulta insopportabile. È talmente ligio al suo lavoro dell'ultimo cinquantennio, che mi fa venire l'orticaria: ogni mattina, con la sua valigetta, si reca con l'autobus nell'officina di un meccanico, e seppure abbia già quasi ottant'anni, nulla gli fa pensare di farla finita con questa routine. Trovo disgustevole la pretesa di sentirsi indispensabili all'infinito; per parlare nella sua lingua: ma muchela! La cosa divertente è che la mia cagnolina Briciola, per motivi solo inizialmente ignoti, pur essendo sempre amorevole con qualsiasi essere umano, con lui prendeva ogni volta la rincorsa da lontano per abbagliargli come se non ci fosse un domani: quel signore entrava nei radar e Briciola cominciava ad agitarsi insistentemente. Devo ammettere non capitasse solo con lui, ma anche con un altro signore proprio della mia scala. Meno insopportabile dell'inappuntabile ottantenne ligio di cui sopra, ma altrettanto fastidioso, con una campanella sempre attaccata alle chiavi, che pensavo fosse appunto, in questo caso, la motivazione dell'intenso abbaio e coinvolgimento di Briciola. Ma è giunto il momento della verità, cosa accomunava questi due signori, a parte che fossero per me uno più insopportabile dell'altro? Il parrucchino. Briciola, in qualche modo, si accorgeva che loro in testa non avessero i capelli, ma tipo un procione, allora gli abbaiava come se non ci fosse un domani... Capire questa cosa mi ha fatta rotolare dalle risate. Sarà che chi sceglie di adottare un procione... volevo dire l'uso del parrucchino, in generale, mi starà sempre alquanto antipatico? Sembra razzismo, ma forse è di più il razzismo da parte di questi signori nei confronti dei calvi.


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    3 mins
  • ٣١ Il dottor Giulivi, la psicologa Ramponi, e la setta degli uomini violenti
    Oct 4 2025

    Il dottor Giulivi gestisce la setta degli uomini violenti, e io, in quanto uomina violenta, sono entrata a farne parte. La psicologa Ramponi è la sua spalla destra, e si fonda su credenze esoteriche che esaltano la non conoscenza delle truffe da cui è composta la giustizia italiana. La setta degli uomini violenti si incontra ogni settimana, per fare un percorso psicologico fondato tanto quanto lo è la psicologia della Ramponi, colma di ignoranza sulle dinamiche di denunce false, inganni, gelosie, vendette. E poi, come si fa a pensare di capire la mente di qualcuno, e pretendere di indirizzarla sulla giusta strada, se la giusta strada sono in grado di riconoscerla solo pochissimi eletti esseri umani? Solo colui che scava dentro di sé e dentro alle cose con fatica, e con voglia di rivoluzionare ogni sua abitudine, può riconoscerla. Mi trovo fin da subito a parlare nel gruppo della setta, sentendomi come circondata da altre uomine di una bassezza così grande da farmi subito notare l'errore. Lì mi ci ha mandata Filippo Seganos, padre di Giorgio Seganos... Ed è proprio Filippo Seganos l'unico mostro violento e malato della storia. Non dico che per lui andare a frequentare un gruppo trattamentale ogni settimana servirebbe a qualcosa, almeno io da questo percorso gratuito ho estratto molti libri sullo studio della bassezza dell'essere umano generico, perché tra il dottor Giulivi, felice solo dopo aver scolato alcol, allegro per la sua panzona da vecchio sedentario con due gambe a stecco, e la psicologa Ramponi, che pur di guadagnare senza lavorare, riesce ad arrampicarsi sulle persone, come sulla neve quando è fresca, brutta come la fame dopo un digiuno di 40 giorni, la setta degli uomini violenti è in tutto e per tutto fuffa ordinata dal sistema dell'imbarazzante (in)giustizia italiana, una truffa legalizzata che non attua alcun lavoro vero per cercare i colpevoli effettivi. Filippo Seganos mi ha regalato altri libri da scrivere grazie al mio pass gratuito per la setta, ma mi dispiace di non essere andata in galera, ogni scrittore sogna questa grandissima svolta nella propria carriera!


    [Disclaimer: ogni riferimento è puramente casuale]


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  • ٣٠ Introduzione, quarta stagione ☾
    Sep 26 2025

    La quarta stagione di "Le Mille e una Novella" sta per cominciare, ancora una volta imprimerò la mia vita nelle parole, e le parole voleranno distinguendosi, impadronendosi della scena. Se atterreranno diverse o immutate non lo so, ma saranno sempre autentiche. Tante volte credo che impegnarmi non mi abbia ripagata, non avrei mai dovuto provare a organizzarmi per ottimizzare ogni aspetto di me... Quasi nessuno riconosce i miei sforzi. Viviamo in un mondo in cui contano solo i soldi, quindi devi lavorare il prima possibile, ottenere un lavoro con un ottimo stipendio, e finisce lì. Se poi non curi il tuo fisico nessuno deve permettersi di fartelo notare! Trovo che questo "body positive" sia un inno alla devastazione: dipingersi le unghie non sarà mai più importante di prendersi cura del proprio pensiero, dei propri organi, e dei propri muscoli.


    Sapete bene che non sarò mai il prodotto ideale di questa società, mi ribello a tutto quello che è sfacciatamente stupido, curo cosa mangio, non passo le giornate col didietro incollato a quella dannata sedia, approfondisco ogni argomento interessante, e pratico, che mi si presenta davanti nella quotidianità, non mi fermo alle apparenze, ho dei sogni smisurati, vorrei scuotere l'universo. Non ce la farò? Non importa, ma non sarò mai quella persona chiusa nei vizi, una fumatrice, una persona senza ambizioni di perfezione. Fate pure come volete, ma io non diventerò mai quell'elemento facile della collettività, che subisce questo schifoso meccanismo di guerre per soldi e potere. Il mio potere resterà sempre quello di apparire senza trucco, di vivere consapevolmente, analizzando sempre tutto di me, e impegnandomi a evolvere. Non c'è umiliazione più grande di vivere senza farlo veramente.


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