I SINTOMI
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EPISODIO 3 - I SINTOMI
Vaffanparkinson, il Parkinson raccontato da dentro.
Ciao a tutti, benvenuti, in questo episodio voglio raccontarvi in che modo il Parkinson ha bussato alla mia porta.
I sintomi del Parkinson sono numerosi, ci sono quelli motori e quelli non motori, tremore, rigidità, discinesie (movimenti involontari) ma anche difficoltà nel parlare e tanti altri. Voglio raccontarvi alcuni episodi che ho vissuto in prima persona per accompagnarvi a capire cosa vive una persona con Parkinson.
Mi trovavo al supermercato a fare la spesa, ero tranquilla, avevo tempo e me la stavo prendendo comoda percorrendo le varie corsie cercando i prodotti che avevo segnato sul biglietto. Non stavo minimamente pensando a ciò che inevitabilmente sarebbe arrivato, il temuto momento dell’insacchettamento e del pagamento. A questo punto vi chiedo, avete mai cronometrato le cassiere al supermercato?
Beh, quel giorno, quella cassiera, credo avrebbe potuto vincere la medaglia d’oro nei 25 prodotti piani! Con una velocità supersonica ha passato i prodotti, ha chiuso il conto e poi si è messa ad aspettare con sguardo inquisitore che mi svegliassi dal mio torpore. Per non parlare poi degli altri clienti in coda che commentavano indispettiti dalla mia lentezza.
Questo comportamento che per chiunque può essere normale ed innocuo per me non lo è stato affatto. Il mio tremore non faceva che aumentare rallentandomi ancora di più e impedendomi di insacchettare la spesa e di pagare il conto… insomma, una spirale senza fine, mi sentivo morire dall’imbarazzo.
Ecco questo è un esempio che fa capire il passaggio dal sintomo all’innesco di una difficoltà al sorgere dell’ansia e del panico. A seconda del periodo della malattia e delle condizioni psicologiche può determinare un grande disagio, una grande incazzatura.
Un altro sintomo che talvolta può essere pericoloso è il freezing.
In pratica i piedi ad un certo punto si incollano al pavimento, non ne vogliono più sapere di camminare e si bloccano. Questo mi succede quando inizio a camminare o quando attraverso spazi ristretti.
Mi piace affrontare queste vicende con autoironia ma non sempre c’è la condizione per poterlo fare. Una volta mi è successo che mentre camminavo su un marciapiede stretto, con il mio passo visibilmente diverso, un giovane signore mi supera e con fare molto indispettito mi apostrofa con un ”ma levati di mezzo, ubriacona “ ( non posso ripetere ciò che gli urlai dietro).
La lentezza dei movimenti, la rigidità muscolare, il passo che si accorcia. I movimenti automatici come ad esempio il pendolamento delle braccia, spariscono.
La rigidità muscolare impoverisce anche l’espressività del viso, ad esempio mi chiedono in continuazione se sono arrabbiata, oppure quando vorrei sorridere per fare una foto mi accorgo che esco con un’espressione da ebete.
Uno dei sintomi meno evidenti ma più invalidanti è la modifica della voce e la conseguente difficoltà a parlare. Si perde espressività e quindi risulta a volte difficile spiegarsi con efficacia, oppure a volte manca l’aria e si troncano le parole a metà.
È difficile e forse impossibile fare un elenco completo ed attendibile dei numerosi sintomi che il Parkinson porta con sé, ma spero di avervi fatto comprendere quanto sia difficile, complicata e demotivante la quotidianità con il Parkinson.
Questo episodio è stato forse il più sfacciato e crudo del mio racconto ma per capire la risalita che ho affrontato e di cui vi racconterò nei prossimi episodi era inevitabile non passare da qui.
Anche per oggi è arrivato il momento di salutarsi e questo episodio di Vaffanparkinson finisce qui.
Non dimenticate di scrivermi i vostri consigli, o suggerimenti per altri approfondimenti o solo per un saluto all’indirizzo info@vaffanparkinson.it
Vi ringrazio, vi saluto e vi aspetto al prossimo episodio.
Mi chiamo Claudia e nonostante il Parkinson vivo!