Ep. 4 - UE vs agricoltori: tra cambiamenti e proteste
Failed to add items
Sorry, we are unable to add the item because your shopping cart is already at capacity.
Add to basket failed.
Please try again later
Add to Wish List failed.
Please try again later
Remove from Wish List failed.
Please try again later
Follow podcast failed
Unfollow podcast failed
-
Narrated by:
-
By:
About this listen
🧑🌾 🧑🏫 Cosa condividono un agricoltore e un professorone di Bruxelles? Un pianeta sempre più inquinato e un forte interesse per i risultati delle prossime elezioni europee.
🇪🇺 L’8 e il 9 giugno di quest’anno si voterà per eleggere i 720 membri del Parlamento Europeo, una delle istituzioni principali dell’UE, nonché l’unica ad essere eletta direttamente dai cittadini europei. Il PE, tra gli altri poteri, ha un ruolo diretto ed indiretto nella formazione e approvazione del Quadro Finanziario Pluriennale e del budget europeo.
💰 Il QFP è il budget europeo di lungo periodo con cui si decide quali sono le entrate e le spese che hanno l’obiettivo di assicurare, o quanto meno migliorare, il funzionamento dell’UE. In particolare per il periodo 2021-2027, si prevede di spendere circa 1100 miliardi di euro per finanziare attività che spaziano dalla riduzione della povertà al funzionamento dell’apparato burocratico europeo.
La spesa più sostanziosa (circa 30% del QFF 2021-2027) sostiene il settore agricolo attraverso Politica Agricola Comune. Ciononostante, nelle settimane precedenti abbiamo assistito a numerose proteste fatte dagli agricoltori. Ma quali sono i motivi che hanno scatenato il malcontento? Gli agricoltori hanno buone ragioni oppure sono soltanto influenzati negativamente dai soliti partiti populisti?
🎤 Ne parliamo qui, a Non Solo Pil, l’economia in chiacchiere.
🗣 Speakers: Alessandro Carbonaro, Sergiu Zapodeanu e Giuseppe Somma
No reviews yet
In the spirit of reconciliation, Audible acknowledges the Traditional Custodians of country throughout Australia and their connections to land, sea and community. We pay our respect to their elders past and present and extend that respect to all Aboriginal and Torres Strait Islander peoples today.