Quanto è importante in questo momento storico l’equità e il non-pregiudizio? E chiediamoci: quanto questi sistemi sono sviluppati da aziende private che hanno sede in alcune parti del mondo?

Una puntata speciale, quella di oggi. Tiziana Catarci, una delle 100 donne STEM italiane, ci accompagna nell'esplorazione di uno dei temi su cui ricevo più richieste di approfondimento: i bias nell'intelligenza artificiale.

Vedremo perché è importante essere consapevoli degli stereotipi e dei pregiudizi contenuti nei dati con cui vengono addestrate le intelligenze artificiali e che impatto hanno sul nostro lavoro, sulla nostra vita personale e sulla società.

Tiziana Catarci è professoressa ordinaria del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale dell’Università Sapienza di Roma. È anche presidente di Sipeia (Società Italiana per l'Etica dell'Intelligenza Artificiale) e direttrice dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR.

Se preferisci seguirci in formato video, trovi questa intervista nel mio canale Youtube.

Un grazie speciale a Francesca Panzarin, fondatrice di Womenomics, per avermi fatto da ponte verso questa connessione con Tiziana Catarci.

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Io sono Teresa Potenza e sono una giornalista. Potenza Artificiale è il mio spazio preferito per sperimentare, in un mix di creatività, strumenti ed etica. Uno spazio in cui sbagliare, imparare e tornare a sbagliare. Uno spazio in cui una Potenza umana incontra una Potenza artificiale.

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