• Le funzioni della Banca d'Italia
    Nov 22 2025

    È una delle più prestigiose e autorevoli istituzioni del nostro paese e tuttavia si ha l'impressione che il suo ruolo e i compiti che svolge, se pur in contesti profondamente mutati dal lontano 1893, anno della sua fondazione, non siano del tutto noti al grande pubblico. Lo sono certamente per gli addetti ai lavori. Stiamo parlando della Banca d'Italia, che è una Banca sui generis perché è parte integrante del sistema europeo delle banche centrali, quindi nulla a che vedere con le banche commerciali il cui compito precipuo è raccogliere il risparmio ed erogare credito a famiglie e imprese. È una banca centrale che formalmente "appartiene" (per così dire) a circa 170 fra istituzioni di previdenza, banche e assicurazioni, fondazioni, ciascuna delle quali non può possedere più del 5% del capitale. Con quale funzione prevalente oltre alla vigilanza sul sistema bancario? Ne parliamo grazie a un interessante libro appena pubblicato da Laterza, dal titolo "Vi racconto la Banca d'Italia". L'autore è Salvatore Rossi che è stato per ben 43 anni in Banca d'Italia fino a diventarne direttore generale e presidente dell'Istituto per la vigilanza delle assicurazioni dal 2013 al 2019.

    Show More Show Less
    Less than 1 minute
  • Un futuro da riprogettare
    Nov 15 2025

    Nella tumultuosa fase che stiamo vivendo i precari equilibri mondiali, destabilizzati dai conflitti in corso, sono sempre più sotto stress. È con ciò a rischio il ruolo stesso della democrazia rappresentativa? Per provare a rispondere a questa domanda viene in nostro soccorso il Rapporto sul mondo postglobale dal titolo "Un futuro da riprogettare", frutto della collaborazione tra il Centro Einaudi e Intesa San Paolo, pubblicato da Guerini e Associati. Il punto di partenza non è costituito dall'analisi dei mutamenti di una struttura economica, geopolitica, sociale, climatica, produttiva che di fatto non esiste più, né da una globalizzazione ormai frantumata. Il Rapporto parte invece dall'analisi -seppure sommaria- delle nuove caratteristiche che confusamente si intravedono e che potrebbero condurre a una struttura diversa da quella tradizionale. Il volume è a cura di Mario Deaglio, economista, professore emerito di economia internazionale all'Università di Torino.

    Show More Show Less
    Less than 1 minute
  • L'andamento lento del Pil
    Nov 8 2025

    Gli ultimi dati resi noti dall'Istat per quel che riguarda la crescita della nostra economia parlano chiaro. Il Pil nel terzo trimestre 2025 è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,4% in termini tendenziali. La crescita zero del terzo trimestre segue il -0,1% registrato nel secondo e il +0,3% dei primi tre mesi dell'anno. Per l'intero 2025 è attesa una crescita nei dintorni dello 0,5% e per i prossimi anni non ci allontaneremo di molto dallo zero virgola, o forse qualcosa in più. Il problema della bassa crescita va dunque affrontato con coraggio e determinazione, per provare a invertire la tendenza e puntare a tassi di crescita più sostenuti. Già, ma in che modo? Ce ne occupiamo grazie a un libro pubblicato da Egea dal titolo "Il futuro non aspetta, cambiare per (far) crescere". L'autore è Stefano Caselli, professore ordinario di Finanza presso l'Università Bocconi di Milano.

    Show More Show Less
    Less than 1 minute
  • Africa: potenzialità e paradossi
    Nov 1 2025

    Un continente enorme che conta ben 55 paesi, con una popolazione in crescita dagli 1,3 miliardi di oggi ai 2,5 miliardi attesi entro il 2030 e i 3 miliardi previsti per il 2063. A fronte di tali numeri, il Pil pro capite reale nei paesi africani è cresciuto di appena l'1,1% tra il 1990 e il 2019, rispetto a un pil generale cresciuto alla media di oltre il 6% nel decennio 2000-2010, prima di rallentare al 3,3% tra il 2010 e il 2019. In India e in Cina si è assistito a un aumento del reddito pro capite pari rispettivamente al 5 e all'8% nello stesso trentennio 1990-2019, mentre il boom demografico dei paesi africani (in netta controtendenza rispetto all'inverno demografico in atto in Italia e in diversi paesi europei) ha causato un aumento di 30 milioni di persone sotto la soglia di povertà. Numeri, cifre che descrivono la realtà, le potenzialità e i paradossi di un continente, l'Africa (ma forse sarebbe più corretto parlare di Afriche) in ascesa, oggi protagonista nella pluralità dei suoi volti. Ne parliamo grazie a un interessante libro pubblicato dal Mulino dal titolo "Le ali dell'Africa, istantanee da un continente che cambia". L'autore è Alberto Magnani, collega giornalista de Il Sole 24 Ore, che si occupa di Africa e cura la newsletter "Africa 24". È stato inviato in Etiopia, Repubblica democratica del Congo, Senegal, Somalia, Sudafrica, Sud Sudan e diversi altri paesi.

    Show More Show Less
    Less than 1 minute
  • I numeri raccontano la nostra storia
    Oct 25 2025

    I numeri e le statistiche sono parte integrante della nostra vita. Eppure molto spesso non cogliamo a pieno la loro importanza quando le cosiddette statistiche ufficiali ci aprono scenari fondamenti per capire l'andamento dell'economia, di servizi essenziali come la sanità, l'istruzione, il costo della vita, gli andamenti demografici, il mutare delle esigenze e dei bisogni della nostra società. Ce ne occupiamo questa sera grazie a un libro appena pubblicato da Marsilio dal titolo "Il paese che conta, come i numeri raccontano la nostra storia". Un libro che è il racconto, visto dall'interno, di una delle più autorevoli istituzioni del Paese, l'Istat, ed è un invito a superare le diffidenze e comprendere che dietro ogni numero c'è una storia che merita di essere conosciuta. Perché i numeri sono il riflesso di chi siamo e di chi possiamo diventare. L'autrice è Linda Laura Sabbadini, statistica e studiosa dei cambiamenti sociali. Sabbadini è stata direttrice dell'Istat, ha guidato il rinnovamento delle statistiche sociali e di genere e ha fatto parte di numerosi gruppi di livello dell'Onu, l'Ocse ed Eurostat.

    Show More Show Less
    Less than 1 minute
  • Matteotti: i discorsi inediti
    Oct 18 2025

    Nel 2024, in occasione dei cento anni dall'uccisione di Giacomo Matteotti da parte di una squadra fascista, sono state molte le iniziative per rievocarne la figura. Ora un nuovo importante contributo ci viene offerto da un ponderoso volume messo a punto dall'archivio storico della Camera dei deputati. Accanto a documenti già pubblicati e noti agli specialisti, sono presenti materiali inediti. Tra quelli all'epoca non pubblicati negli Atti parlamentari, si segnalano i verbali delle riunioni delle Commissioni che discutevano le proposte e i disegni di legge prima dell'esame in Assemblea, nonché quelli delle sedute della Giunta del Bilancio e delle Commissioni permanenti nelle quali operò Matteotti. I curatori del volume sono Paolo Evangelisti e Fernando Venturini. Ne parliamo in compagnia di Paolo Evangelisti già coordinatore ed attuale consulente dell'archivio storico della Camera dei deputati.

    Show More Show Less
    Less than 1 minute
  • L'età della tecnica
    Oct 11 2025

    Viviamo in un tempo in cui la tecnica, intesa in senso lato, ha assunto sempre più una funzione dominante. Si pensi solo al ruolo che hanno assunto nelle società moderne le cosiddette nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale, che non esauriscono certo il raggio di azione della tecnica, il cui percorso però è ambiguo e accidentato, proprio perché radicalmente umano. Al suo interno operano le contraddizioni della società, si oscilla tra tecnofobia e tecnolatria. Parte da queste premesse un libro appena pubblicato da Il Mulino, dal titolo “Tecnica, il fabbricare si intreccia sempre con rapporti di potere, che spesso consolida e talvolta sovverte”. L’autore è Carlo Galli che ha insegnato Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna.

    Show More Show Less
    Less than 1 minute
  • ​Il nucleare oggi
    Oct 4 2025

    La questione energetica e l’individuazione di fonti di energia capaci di far fronte alla crisi climatica è quanto mai all’ordine del giorno, nel nostro come in gran parte dei paesi. Da noi, in particolare, il possibile ritorno all’utilizzo del nucleare è oggetto di un acceso dibattito e di proposte di legge, a distanza di 38 anni dal referendum abrogativo che si tenne in Italia un anno dopo il disastro di Cernobyl. Si discute ora sul cosiddetto nuovo nucleare basato su tecnologie innovative e più sicure, ma il percorso appare lungo e complesso. Ne prendiamo spunto da un libro pubblicato da Egea dal titolo “Il nuovo nucleare, rimettere la scienza al centro”. Gli autori sono Stefano Buono e Antonio Ereditato: seguono da anni queste tematiche anche in una sede prestigiosa quale il Cern di Ginevra. Antonio Ereditato, che è in linea con noi questa sera, oltre alla sua esperienza al Cern e a diversi incarichi, è ora Research professor all’Università di Chicago.

    Show More Show Less
    Less than 1 minute